2015-02-06 12:36:00

Il Papa a Sarajevo, per consolidare dialogo e pace


All'indomani dell'annuncio a sorpresa del viaggio di Papa Francesco a Sarajevo, fissato per il prossimo 6 giugno, il cardinale, arcivescovo della città, Vinko Puljić, ha incontrato il gran muftì della comunità islamica di Bosnia ed Erzegovina, Husein Kavazović. Il colloquio è stato definito 'cordiale' dall'agenzia di stampa cattolica croata Ika che ha riferito come durante l'incontro la guida spirituale musulmana abbia assicurato che la comunità islamica di Bosnia ed Erzegovina è disposta a contribuire all'organizzazione della visita papale affinché si svolga nella maniera più dignitosa possibile.

Il dialogo riflette la profonda armonia interreligiosa che caratterizza da secoli la storia di Sarajevo, armonia interrotta solo da una tremenda parentesi di guerra fratricida. Non a caso, annunciando il viaggio all'Angelus del 1° febbraio, Francesco ha aggiunto a braccio alcune parole in cui specificava l'intenzione di consolidare la fraternità, la pace, il dialogo interreligioso e l'amicizia, in quella regione. Sarajevo non è più la città martire che Giovanni Paolo II, visitandola nel 1997, chiamò significativamente la Gerusalemme d'Europa, alludendo anche alla sua identità di isola multireligiosa e multietnica. Oggi è una città simbolo dove resta però urgente affrettare e rendere più solido il cammino di riconciliazione e pacificazione. L'incontro tra l'arcivescovo e il gran muftì conferma quindi il forte carattere interreligioso del viaggio di un solo giorno che il Papa compirà a Sarajevo. 

(a cura di Luis Badilla Morales e Fabio Colagrande)








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