2015-02-04 11:38:00

India. Nunzio: Chiesa vicina a dalit contro ogni discriminazione


Lottare contro le discriminazioni e promuovere l’armonia ed il dialogo interreligioso: queste le raccomandazioni del nunzio apostolico in India, mons. Salvatore Pennacchio, rivolte ai 140 vescovi indiani riuniti in assemblea plenaria a Bangalore. L’incontro, il 27.mo della serie, ha per tema “Liturgia e vita” e si concluderà il 9 febbraio. “La testimonianza cristiana – ha detto mons. Pennacchio – deve sempre essere offerta in spirito di dialogo sincero e rispettoso, in armonia con tutti i fratelli di religioni diverse, per costruire ponti di mutua fraternità e pacifica solidarietà per una società migliore”.

Lottare contro tutte le discriminazioni
Quindi, il nunzio apostolico ha esortato i fedeli a “lavorare insieme per stabilire una comunione più efficace tra tutti i componenti della Chiesa e, in senso più ampio, tra tutti i membri della società civile, senza discriminazioni o parzialità”. Per questo, mons. Pennacchio ha sottolineato che “la vera esperienza di Dio deve guidare i sacerdoti ed i laici all’impegno ed alla solidarietà con gli emarginati dalla società”, perché “la Chiesa in India deve riaffermare la sua vicinanza ai dalit” e “restare unita nella lotta contro tutte le forme di discriminazione, così da garantire uguali prospettive a tutti i fedeli”.

Lo Stato intervenga per fermare atti vandalici contro le chiese
L’appello di mons. Pennacchio arriva in un momento di tensione nel Paese: nei giorni scorsi, infatti, la chiesa cattolica di Sant’Alfonsa, a New Delhi, è stata presa d’assalto dai vandali che hanno aperto il tabernacolo, rubato la pisside e gettato a terra le ostie. Si è trattato del quinto episodio, nell’arco di due mesi, contro un luogo di culto cattolico. Condanna e preoccupazione è stata espressa dall’arcivescovo di Faridabad, mons. Kuriakose Bharnikulanagara che, in una nota, ha lanciato un appello alle forze governative affinché prendano “provvedimenti immediati ed appropriati” per prevenire il ripetersi di simili, violenti atti contro le minoranze religiose. Auspicando, quindi, che le autorità riescano a garantire la sicurezza e la protezione dei cristiani, il presule ha ribadito che tali episodi “feriscono i sentimenti religiosi”. (I.P.)








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