2015-02-03 16:30:00

Mattarella. Sardo, unità Italia per sanare ferite sociali


Tra i passaggi forti del discorso del neopresidente, Sergio Mattarella, quello sull'unità nazionale. Alessandro Guarasci ha chiesto un commento al notista politico, Claudio Sardo:

R. – A me, la cosa che più ha colpito di questo discorso è stata la declinazione dell’unità nazionale, soprattutto come capacità di recuperare le ferite sociali. Questa è, secondo me, un’idea nuova, molto calzante con questo tempo. Abbiamo sempre declinato l’unità nazionale come unità territoriale dell’Italia, oppure come capacità delle istituzioni di ridurre i conflitti al loro interno, di far funzionare la democrazia, tenere insieme il Paese geograficamente. Invece, Mattarella – questa mi sembra l’anima del suo discorso – ha detto: l’unità nazionale si riesce a mantenere viva se dietro al patto costituzionale c’è un patto sociale, si riducono le diseguaglianze, si riducono le ferite sociali. E’ questo il compito della politica. Quindi, se l’ha assegnato anche a se stesso, questo compito di premere sulle istituzioni, sui governi, sulle amministrazioni, affinché abbiano questa capacità di ricostruire il patto sociale del Paese.

D. – Ha ricordato però anche i doveri degli italiani nella pubblica amministrazione, negli ospedali, nelle scuole, nella necessità di creare lavoro…

R. – Una nuova stagione di diritti si deve combinare con una nuova stagione dei doveri, altrimenti la comunità non si tiene. La crisi sta riducendo i diritti delle persone. Però, la via per aumentare i diritti è anche quella di ricostruire una comunità. Mattarella è un giurista, ha fatto un discorso da costituzionalista molto profondo, non si è limitato ad un discorso, così, formale. Anche se probabilmente il titolo dei giornali di domani sarà quel passaggio sull’arbitro, quell’autodefinizione che lui ha dato sulla propria imparzialità, e anche sul fatto che i giocatori devono aiutare l’arbitro a muoversi con imparzialità. Però, nel resto del discorso ha detto che imparzialità non vuol dire neutralità: vuol dire capacità di ricostruire un Paese dopo le ferite profonde di questa crisi e della modernità.

D. – Matterella ha fatto un passaggio anche sulle riforme. Lei vede un confronto non facile con un governo forte come quello Renzi?

R.  – Non vedo un conflitto potenziale però, secondo me, si illude chi pensa che non dirà la sua. Io credo che dirà la sua. Queste riforme lui le ha incoraggiate, ha detto: bisogna andare avanti. Non ha detto però una cosa che io mi aspetto che dirà nelle prossime settimane, e cioè che alcune cose vanno migliorate. Credo che questo discorso confermi nel fatto che avremo un presidente di grande spessore, di grande sensibilità umana.








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