2015-02-02 15:27:00

Corruzione come la mafia: per combatterla, stessi strumenti


I cinque funzionari pubblici di Roma Capitale arrestati nelle scorse ore e i sei imprenditori coinvolti nel maxi giro di tangenti nell'ambito delle concessioni edilizie sono il segnale evidente che il tumore della corruzione sta intaccando fin nel midollo il Belpaese.

"E' vero - rivela Virgilio Carnevali, presidente di Transparency International Italia, organizzazione da anni impegnata sul fronte della legalità - :l' Italia è in cima alla classifica delle Nazioni con la più alta percezione di corruzione registrata. Ma la corruzione non si batte con gli arresti, pur necessari e sacrosanti: la corruzione si elimina cercando di cambiare la cultura che la genera. Altrimenti si combatte contro i mulini a vento".

E se è vero che la corruzione è il brodo di coltura della mafie, allora bisogna intervenire concretamente proprio su questo fronte. Come? Vito Lo Monaco, presidente del Centro Studi antimafia 'Pio La Torre' di Palermo, indica due strade: "La prima è trattare tutti i fenomeni corruttivi con la stessa durezza e con lo stesso metodo giudiziario con i quali si trattano i fenomeni mafiosi. La seconda, è impedire che i reati di corruzione cadano in prescrizione. Perché bisogna ricordare sempre una cosa: un boss prima di sparare allunga sempre una mazzetta".








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