La guerra in Iraq e Siria è un’immensa tragedia che ha bisogno di una soluzione negoziata urgente: è quanto ha detto Papa Francesco incontrando in Vaticano i membri della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali. Il servizio di Sergio Centofanti:
Soluzione a conflitto estenuante
Un incontro fraterno che si è svolto sullo sfondo
delle drammatiche notizie che continuano a giungere dalla regione. “In questo momento,
in maniera particolare – ha affermato Papa Francesco - noi condividiamo la costernazione
e il dolore per quanto accade in Medio Oriente, specialmente in Iraq e in Siria”:
“Ricordo tutti gli abitanti della regione, compresi i nostri fratelli cristiani e molte minoranze, che vivono le conseguenze di un estenuante conflitto. Insieme a voi prego ogni giorno affinché si trovi presto una soluzione negoziata, supplicando la bontà e la pietà di Dio per quanti sono colpiti da questa immensa tragedia”.
Cristiani al servizio della pace e della giustizia
“Tutti i cristiani – ha proseguito il Papa - sono
chiamati a lavorare insieme in mutua accettazione e fiducia per servire la causa della
pace e della giustizia”:
“Possano l’intercessione e l’esempio di molti martiri e santi, che hanno dato coraggiosa testimonianza di Cristo in tutte le nostre Chiese, sostenere e rafforzare voi e le vostre comunità cristiane”.
Lavoro della Commissione per il dialogo teologico
Papa Francesco ha quindi espresso la sua gratitudine
per il lavoro della Commissione, iniziato nel gennaio del 2003, e che negli ultimi
dieci anni, “seguendo una prospettiva storica, ha esaminato le strade attraverso cui
le Chiese hanno espresso la loro comunione nei primi secoli, e che cosa questo significhi
per la nostra ricerca della comunione oggi”. Durante l’incontro di questa settimana,
è stato avviato anche un approfondimento sulla natura dei Sacramenti, in particolare
del Battesimo. L’auspicio del Papa è che “il lavoro compiuto possa portare frutti
abbondanti per la comune ricerca teologica e aiutarci a vivere in maniera sempre più
profonda la nostra fraterna amicizia”.
Infine, il Pontefice ha ricordato “con vivo apprezzamento” l’impegno ispiratore per il dialogo del Patriarca della Chiesa Siro Ortodossa di Antiochia e di tutto l’Oriente, Ignazio Zakka Iwas, morto lo scorso anno: “Mi unisco alla preghiera di voi tutti, del clero e dei fedeli di questo zelante servitore di Dio, chiedendo per la sua anima l’eterna gioia”.
Quali sono le Chiese Ortodosse Orientali
Le Chiese Ortodosse Orientali sono quelle che hanno
accettato solo i primi tre Concili ecumenici (di Nicea, Costantinopoli ed Efeso).
Sono in tutto sei: Patriarcato copto ortodosso d’Egitto; Patriarcato siro ortodosso
d’Antiochia e di tutto l’Oriente, Damasco; Chiesa Apostolica Armena: Sede di Etchmiadzine,
Armenia – Catholicossato di Antelias, Libano; Chiesa ortodossa d’Etiopia; Chiesa ortodossa
di Eritrea; Chiesa ortodossa sira del Malankar.
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