2015-01-23 07:01:00

Gabon: Plenaria dei vescovi su tutela della famiglia


La famiglia, la sua importanza, ma anche le sue difficoltà: è stato questo il tema principale della Plenaria dei vescovi del Gabon (Ceg), svoltasi a Libreville dal 13 al 16 gennaio scorsi. La scelta di tale argomento – spiegano i presuli nel messaggio diffuso al termine dei lavori – è legata, naturalmente, al prossimo Sinodo generale ordinario che si terrà in Vaticano ad ottobre e che sarà dedicato proprio alla famiglia.

Famiglia, il più grande tesoro di un Paese
Nel loro documento, i presuli del Gabon ribadiscono, quindi, “l’importanza della famiglia”: “cellula basilare della società – scrivono – essa è il tesoro più grande di un Paese ed occupa un posto preponderanete nell’esperienza umana”. Da un lato, poi, la Ceg ricorda gli sviluppi positivi avvenuti in seno alla famiglia, come “il riconoscimento sempre più chiaro dei diritti della donna e dei bambini, la consapevolezza del dialogo tra i coniugi e della vita affettiva, il numero crescente dei matrimoni religiosi tra i giovani”.

Attentati contro la famiglia sono attentati alla società
Dall’altro, tuttavia, i presuli evidenziano le tante difficoltà e sfide che affrontano i nuclei familiari oggi, “vittime della secolarizzazione”: “Oggi, nel mondo ed in Gabon – scrivono i presuli – la famiglia è sotto attacco e subisce le scosse che attraversano la società”, ma bisogna ricordare che “senza la famiglia, la società stessa non ha alcun fondamento” e che “ogni complotto contro la famiglia distrugge la società, ogni attentato alla società è un attentato alla famiglia”. Di qui, il richiamo al “matrimonio cristiano, che fonda la famiglia come unione indissolubile tra un uomo e una donna, aperta alla vita” e la “ferma condanna”, da parte dei vescovi di Libreville, di “tutti gli attacchi alla famiglia ed alla società come l’aborto, l’eutanasia, l’omicidio”.

Contesto sociale difficile
Al contempo, la Ceg “invita ogni persona a promuovere e difendere i valori inalienabili della famiglia” ed incoraggia “tutti coloro che contribuiscono alla preparazione al matrimonio, all’accompagnamento degli sposi, soprattutto all’inizio della loro unione, all’ascolto gli uni degli altri”. Guardando, inoltre, al contesto attuale del Gabon, i presuli denunciano “un clima nazionale pesante a tutti i livelli: sociale, economico, morale, spirituale e politico”; chiedono l’attuazione di leggi, già votate, che pongano fine ai “crimini rituali”; richiamano l’attenzione su “gli scioperi a ripetizione”, “le violenze”, “la corruzione che guadagna terreno”.

Appello per la pace, valore universale
Inoltre, sottolineano, “la valorizzazione dei giovani non va fatta a detrimento della saggezza degli anziani”, e “nella gestione del bene comune deve prevalere la competenza”. Per questo, “i politici devono assumersi le loro responsabilità davanti a Dio e agli uomini, sia a livello nazionale che internazionale”. Nell’ultima parte del loro messaggio, poi, i vescovi di Libreville lanciano un vibrante appello alla pace: “valore universale”, la definiscono, “frutto di un ordine iscritto nella società umana dal suo divino fondatore”.

Rispettare dignità di ogni uomo
“La pace di cui parliamo – spiegano i vescovi – non si può ottenere sulla terra senza la salvaguardia del bene delle persone”, perché “la ferma volontà di rispettare gli altri uomini e gli altri popoli nella loro dignità, insieme alla pratica assidua della fraternità sono assolutamente indispensabili alla costruzione della pace”. In questo senso, conclude la Ceg, “la pace terrestre nasce dall’amore per il prossimo, immagine ed effetto della pace di Cristo che viene da Dio Padre” ed è per questo che tutti gli uomini sono invitati ad “amarsi gli uni gli altri, nel rispetto reciproco”. (I.P.)








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