2015-01-22 16:15:00

Dalla Bce via libera al Qe, 60 mld al mese. Ok le Borse, euro ai minimi


Il presidente della Bce, Mario Draghi ha annunciato un programma di acquisto di titoli di Stato che ammonterà a 60 miliardi di euro al mese, e che durerà fino al settembre 2016. Un modo per sostenere l’economia, definita, ancora troppo debole. Alessandro Guarasci

La Banca Centrale Europea interviene per evitare la deflazione in Europa. Il Quantative Easing, ovvero l’acquisto di titoli di Stato, durerà fino a settembre 2016 e comunque "finché – dice Draghi - non vedremo un sostenuto  adeguamento del ritmo dell'inflazione”. Il presidente della Bce fa notare che “allo stesso tempo, la lentezza dell'economia nell'area dell'euro rimane considerevole".

Le misure di politica monetaria adottate tra giugno e settembre dello scorso anno, dunque, non sono state sufficienti “così, oggi l'adozione di ulteriori misure di bilancio è diventata una garanzia per raggiungere l’ obiettivo di stabilità dei prezzi, dato che i tassi di  riferimento della Bce sono ai minimi". Una decisione presa a larghissima maggioranza. L'acquisto di titoli di Stato operato dalla Bce avrà come limite, oltre che il 25% per ciascuna emissione, il 33% del debito di ciascun paese emittente. Nessuna regola speciale per la Grecia. Bene le Borse, in calo lo spread, euro ai minimi da 11 anni a questa parte.

Abbiamo sentito l'opinione dell'economista Angelo Baglioni 

D. – Secondo lei, la Bce ha scelto la strada giusta per rilanciare l’economia?

R. – Diciamo che è una misura assolutamente necessaria. Poi, se sarà sufficiente a rilanciare l’economia, questo dipende anche dalle altre politiche che vengono adottate dai governi. Diciamo che la Bce sta facendo tutto quello che può fare la politica monetaria, con i provvedimenti di oggi. Però è chiaro che anche i governi devono fare la loro parte.

D. – A livello europeo, lei che cosa si aspetta? Una maggiore flessibilità, soprattutto sul fronte degli investimenti?

R. – A livello europeo, cioè di Unione Europea, purtroppo non mi aspetto molto. Il famoso piano-Juncker sugli investimenti si sta rivelando in realtà abbastanza un’illusione, nel senso che i miliardi che sono messi in campo effettivamente sono molti meno di quelli che erano stati inizialmente annunciati. Sul piano della flessibilità, recentemente la Commissione europea ha fatto qualche “concessione”, con quel documento in cui ha interpretato la flessibilità all’interno delle regole esistenti; qualche “concessione” che va nella giusta direzione ma comunque, sostanzialmente, poca cosa … 

 








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