2015-01-22 12:13:00

Chiesa malese. Sentenza su parola 'Allah': a rischio libertà religiosa


Una sentenza che mette a repentaglio la libertà religiosa in Malesia. Così l’arcivescovo di Kuala Lumpur mons. Julian Leow commenta la decisione del Tribunale Federale del Paese di respingere il ricorso presentato dalla Chiesa cattolica per portare fino alla Corte Suprema la vicenda della parola "Allah" anche per i non musulmani. Una sentenza che potrebbe porre la parola fine all’annoso contenzioso che coinvolge il settimanale cattolico locale “The Catholic Herald”. I cinque giudici del Tribunale hanno infatti negato all’unanimità la possibilità di ogni ulteriore azione legale perché "non vi sono stati errori procedurali" nei precedenti gradi di giudizio.

Rischio di una stretta sulle minoranze religiose in Malesia
Al “Malaysian Insider” mons. Leow ha dichiarato che il verdetto potrebbe “scoperchiare un vaso di Pandora” che finirà per portare a una stretta "sui diritti delle minoranze, in merito alla gestione degli aspetti che riguardano la propria religione". Il presule chiede quindi di continuare a pregare e di "confidare che vi sia una luce in fondo al tunnel".

Un caso non ancora chiuso secondo il legale della Chiesa
Secondo il legale della Chiesa cattolica, l'avvocato Datuk Cyrus Das, nonostante tutto, sul caso "Allah" potrebbe non essere stata ancora detta l’ultima parola, perché ci sono "elementi centrali" in questa vicenda, fra cui l'aspetto della libertà religiosa, che potrebbero essere "rivisti" in futuro alla luce di vicende giudiziarie molto simili a quella appena archiviata.

Più pessimista il direttore del Catholic Herald
Di avviso diverso il direttore del Catholic Herald Malaysia, padre Lawrence Andrew, che ritiene invece conclusa la battaglia legale per il proprio settimanale. Tuttavia, il sacerdote auspica che "si possa comunque vivere insieme in pace e armonia" e, al tempo stesso, che “i diritti delle minoranze non siano calpestati".

Cristiani terza religione del Paese dopo musulmani e buddisti
In Malaysia, nazione a maggioranza musulmana (60%), i cristiani sono la terza confessione religiosa (dietro ai buddisti) con un numero di fedeli superiore ai 2,6 milioni su una popolazione di 28 milioni di abitanti. Un dizionario latino-malese risalente a 4 secoli fa dimostra come, sin dall'inizio, il termine "Allah" era usato per definire Dio nella Bibbia in lingua locale. (A cura di Lisa Zengarini)








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