2015-01-21 07:49:00

Obama annuncia fine recessione e parla di Cuba, Is e Iran


“La crisi è superata. L'America ha risorto la recessione è ora di voltare pagina”. Così il presidente Usa Barack Obama nel suo sesto discorso sullo stato dell'Unione. Il capo della Casa Bianca ha citato Papa Francesco per la ripresa del dialogo con Cuba. Ha chiesto al Congresso sostegno contro i jihadisti dell’Is, e si è detto contrario  a nuove sanzioni contro l’Iran. Roberto Piermarini.  

Barack Obama sfida il Congresso repubblicano e lancia un ambizioso piano che riduca le disuguaglianze economiche. Nel suo atteso discorso sullo Stato dell'Unione, il presidente Usa ha detto basta alle scappatoie fiscali per i più abbienti e proposto una nuova tassa sulle imprese finanziarie. Nelle sue intenzioni, il denaro così ricavato potrà finanziare programmi a favore della classe media e dei lavoratori. Parole dure poi contro il razzismo, ha sostenuto i diritti delle donne, in un Paese - ha evidenziato - che oggi vede ancora stipendi diseguali. Obama ha chiesto la fine dell'embargo per Cuba, citando Papa Francesco: ''Come sua Santita' ha detto: 'la diplomazia e' un lavoro fatto di piccoli passi'. Ha sostenuto la sua riforma sull’immigrazione, si è detto contrario a nuove sanzioni sull’Iran, a modifiche dell’Obamacare, la riforma sanitaria, “no” anche al blocco del gasdotto Keystone. Duro e applaudito il passaggio contro il terrorismo. Ha assicurato che i jihadisti dell'Is saranno sconfitti chiedendo al Congresso l’autorizzazione all'uso della forza in Iraq e Siria.  "Da una scuola in Pakistan alle strade di Parigi – ha rimarcato -  siamo con la gente che nel mondo e' stata colpita dai terroristi.

 








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