Stimolare una riflessione sulle strategie migliori per ridurre la povertà in Kenya. E’ quanto si propone il volume “Paths of Development” pubblicato dall’Università cattolica dell’Africa Orientale (Cuea). Il volume presentato nei giorni scorsi nella sede della Cuea a Nairobi, è il frutto di una ricerca durata due anni, dal 2011 al 2012, in cui sono stati messi a confronto i programmi governativi di promozione dello sviluppo, centrati sul credito agevolato alle iniziative imprenditoriali, e quelli della Chiesa, imperniati piuttosto sulla solidarietà e sulla promozione di gruppi di auto-aiuto nelle comunità locali.
Rivedere le politiche economiche
I risultati della ricerca condotta dalla Cuea in collaborazione con la Federazione
Internazionale delle Università Cattoliche Ifcu e altri organismi pubblici e cattolici,
indicano che il compito di sradicare la povertà richiede l’azione coordinata di diverse
organizzazioni, ma anche che le strade alternative proposte dalla Chiesa possono essere
più efficaci. E’ quanto ha evidenziato alla presentazione del libro mons. Zacchaeus
Okoth che ha quindi esortato il governo keniano a rivedere le sue riforme economiche
per la lotta alla povertà.
La carità quale strada alternativa nella lotta
alla povertà
Per sradicarla occorre affrontare i problemi che la
alimentano, ha sottolineato il presule ricordando in conclusione che la carità è una
parte vitale della missione della Chiesa e che il bene comune richiede una condivisione
di valori, oltre che di ricchezze. (L.Z.)
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