2015-01-20 14:44:00

"Il Padrone del Mondo" il libro consigliato da Francesco


Il Papa durante il colloquio con i giornalisti di ritorno dalle Filippine, parlando della “colonizzazione ideologica”, ha suggerito la lettura del libro “Il Padrone del Mondo” di Robert Benson per capire cosa intendesse dire. Un'opera d'inizio '900 che descrive l'instaurazione, nel 2000, di una dittatura di stampo umanitarista, che predica la tolleranza universale per tutti, tranne che per la Chiesa, che viene perseguitata. Massimiliano Menichetti:

La dittatura del pensiero unico
Anglicano, quarto figlio dell’arcivescovo di Canterbury, Robert Benson, si converte al cattolicesimo e nel 1907 scrive “The Lord of the World”, “Il Padrone del mondo” (edito in Italia da Jaca Book). Testo visionario in cui si concretizza la battaglia finale tra il bene ed il male. Da una parte il trentatreenne Giuliano Felsenburgh che evita lo scontro tra Occidente ed Oriente, acclamato poi presidente d’Europa che instaurerà di fatto la dittatura del pensiero unico; dall’altra gli si oppone il sacerdote Percy Franklin, anche lui 33 anni, che diventerà Papa. Claudio Siniscalchi, docente all’Università Lumsa di Roma nel corso di lingue e culture moderne:

R. - Giuliano è la materializzazione dell’anticristo. Promette l’abolizione di ogni preoccupazione: non ci sarà più guerra, non ci sarà più violenza, non ci sarà più povertà… Si presenta come colui che, sotto le sembianze del salvatore, in realtà assoggetta l’umanità. Diventa non il padrone di una nazione, ma il padrone del mondo. L’organismo globale della terra concede a lui il potere, perché la cosa straordinaria non è tanto che questo “messia capovolto” prenda il potere con la forza, con il colpo di Stato, ma lo prende con il consenso di coloro ai quali sta togliendo la libertà. E naturalmente la prima cosa che fa: deve fare a meno della religione.

Cattolici perseguitati
D. - Benson immagina un mondo dove Dio è ridotto a mero individualismo in cui viene creata una entità “La Grande fratellanza universale” che propugna la pace e l’allontanamento di ogni forma di dolore:

R. - Come si rivolve la sofferenza della morte? Con l’eutanasia! Non c’è più destra, sinistra; non c’è più religione positiva o negativa; non c’è più partito o sindacato. Benson, per primo, ha la visione del partito unico totalitario. Chi si oppone - e naturalmente sono i cattolici che si oppongono a questa deriva che il mondo sta prendendo – sono perseguitati. La pace di Giuliano è la pace di chi accetta quello che dice lui e nel momento in cui non si accetta è la guerra. L’intuizione di Benson è quella di contestare un elemento che è stato devastante per il novecento: la perfezione dell’uomo, l’insaturazione del paradiso artificiale sulla terra. Perché questa visione paradisiaca del mondo ha bisogno che il trattore del progresso distrugga tutto.

La propaganda della menzogna
D. - Questa modalità è definita da Papa Francesco “colonizzazione ideologica” in cui in nome di un presunto benessere tutto il resto deve essere annientato:

R. - Perché è la forza della menzogna contro la forza della verità. La propaganda fa sì che ci sia una nuova schiavitù dell’uomo. La fratellanza del mondo è importantissima, ma il prezzo che l’anticristo  fa pagare a quella parte dell’umanità che si oppone, perché vede il vero pericolo, è il contrario di quello che viene detto.

Distruzione di Roma
D. - Il testo parla di rischio di scontro tra Oriente ed Occidente, di attacchi kamikaze… Benson arriva ad ipotizzare la distruzione di Roma:

R. - Questo fondamentalmente è un libro per dire: ‘Fate attenzione, avete preso una strada sbagliata’!”

Il Padrone del Mondo non trionferà
D. - Ma chi vince la battaglia nel libro di Benson?

R. - Il padrone del mondo non trionferà mai, perché in Benson c’è una visione affidata alla Onnipotenza di Dio, che non lascerà mai solo l’uomo: lo aiuterà. Ci saranno sofferenze enormi che l’uomo dovrà affrontare, ma alla fine trionferà il bene. Benson non aveva una visione oscura.








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