L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) esprime forte preoccupazione per i rimpatri dal Niger alla Nigeria di centinaia di rifugiati, rimpatri avvenuti il 14 gennaio nel contesto di un'operazione congiunta organizzata dal Governatore dello Stato di Borno in Nigeria e dalle autorità in Niger. Secondo le informazioni ricevute dall’Unhcr, i rifugiati sono stati trasportati in 9 autobus a Maiduguri, la capitale dello Stato di Borno in Nigeria. Considerate le condizioni di insicurezza presenti nello Stato di Borno e i recenti attacchi dei ribelli, l'Unhcr esprime preoccupazione per la natura di questi ritorni e ha chiesto alle autorità di fermare l'operazione fino a quando non vi saranno garanzie adeguate e un accordo giuridico condiviso tra Nigeria, Niger e Unhcr.
Storie strazianti di morte e distruzione
I rifugiati in fuga dal brutale conflitto nel nord-est
della Nigeria continuano ad arrivare in Niger e Ciad, raccontando storie strazianti
di morte e distruzione. I team dell’Unhcr hanno riferito che i rifugiati hanno raccontato
l'estrema violenza che hanno subito o di cui sono stati testimoni durante gli attacchi
contro la città di Baga il 3 e il 7 gennaio. Una donna, che è scappata da Baga con
i suoi cinque figli e il marito, ha detto di aver visto i ribelli che correvano con
le proprie auto sopra donne e bambini, che sparavano alle persone e che usavano i
coltelli per tagliare la gola delle persone in strada. Si stima che a Baga ci siano
stati centinaia di morti.
In fuga sul lago Ciad
Complessivamente, circa 13.000 rifugiati nigeriani
sono arrivati in Ciad occidentale dall’inizio di questo mese, quando sono iniziati
gli attacchi a Baga. Fino a questo momento l’Unhcr e la Commissione governativa nazionale
per l’accoglienza e il reinserimento di rifugiati e rimpatriati (Cnarr) hanno registrato
oltre 6.000 rifugiati. Ogni giorno continuano ad arrivare decine di rifugiati, molti
dei quali in canoa sul Lago Ciad in direzione di aree come Ngouboua e Bagasola, circa
450 chilometri a nord-ovest della capitale ciadiana N'Djamena. Considerato anche l'ultimo
afflusso, sono circa 16.000 i rifugiati nigeriani che sono arrivati in Ciad dal maggio
2013.
153mila i nigeriani fuggiti nei Paesi limitrofi
Da quando nel maggio 2013 è stato dichiarato lo stato
di emergenza negli Stati di Adamawa, Borno e Yobe nel nord-est della Nigeria, si stima
che 153.000 persone siano fuggite nei paesi limitrofi. Ad oggi, l'Unhcr ha registrato
oltre 37.000 rifugiati nigeriani in Camerun, circa 16.000 persone sono arrivate in
Ciad, e le autorità in Niger stimano che più di 100.000 persone - sia rifugiati nigeriani
e che cittadini del Niger – siano arrivate dal nord-est della Nigeria devastato dalla
guerra. Nel solo 2015, la violenza ha provocato l’esodo di 19.000 persone. (R.P.)
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