Mons. Joseph Mukasa Zuza, vescovo della Diocesi di Mzuzu (Malawi) e presidente della Conferenza episcopale del Malawi, è tragicamente morto in un incidente d'auto il 15 gennaio. Aveva 59 anni. A dare la notizia in un comunicato stampa inviato all'agenzia Fides, il segretario per le comunicazioni della Conferenza episcopale, padre Andrew Kaufa, che ha confermato la morte di mons. Mukasa Zuza.
Pastore impegnato nel sociale
Era un pastore molto attento alle questioni sociali. In un colloquio con Fides, nel
corso dell'ultima visita ad limina nel novembre scorso, mons. Mukasa Zuza aveva segnalato
che "in Malawi la gente muore per la mancanza di medicine e di assistenza sanitaria,
perché non ci sono fondi sufficienti da destinare alla sanità”. Il presule ricordava che questa è una delle conseguenze più terribili del cosiddetto
“cashgate”, lo scandalo che ha travolto buona parte dell’amministrazione statale e
della politica del Malawi, provocato dalla malversazione dei fondi donati dalla comunità
internazionale (in particolare dall’Unione Europea) che coprivano il 40% del bilancio
statale.
Conseguenze del cashgate sul settore sanitario
“A causa del cashgate – spiegò il vescovo a Fides - i partner internazionali hanno
bloccato l’invio di ulteriori fondi, fino a quando non saranno sicuri che il denaro
da loro versato sia utilizzato per i fini ai quali è destinato. Il settore più colpito
dalla mancanza degli aiuti dei nostri donatori è quello sanitario. Alcuni farmaci
diventano sempre più costosi e non ci sono risorse per acquistarli. Ci sono persone
che muoiono per la mancanza di cure adeguate”. In questa fase difficile, disse "la
Chiesa fa quello che può per aiutare i più bisognosi, ma non possiamo far fronte a
tutte le necessità, visto che lo Stato stesso non è in grado di farlo”. (R.P.)
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