L’auspicio di superare il male con il bene per una riconciliazione nello Sri Lanka, percorso da tensioni etniche e religiose, è stato al centro del primo discorso di Papa Francesco all'aeroporto internazionale Bandaranaike di Colombo dove è giunto alle 8.45 locali, le 4:15 in Italia. Dal Pontefice l’esortazione ai membri della società a lavorare insieme come un’unica famiglia: la diversità – ha spiegato – non è una minaccia, ma una fonte di arricchimento. Ad accogliere il Santo Padre in questa prima tappa del suo settimo viaggio apostolico che dopo lo Sri Lanka lo porterà nelle Filippine, il neo presidente cingalese Sirisena e il cardinale arcivescovo di Colombo Ranjith. Caloroso il saluto di migliaia di fedeli con canti, bandiere e balli tradizionali. Il servizio di Paolo Ondarza:
Accoglienza festosa
Pace, riconciliazione, risanamento, le parole di auspicio rivolte dal Papa allo Sri Lanka nel suo primo discorso all’aeroporto di Colombo. Salutando la Perla dell’Oceano Indiano Francesco, accolto da danze e cori tradizionali, con al collo una ghirlanda di fiori bianchi e gialli offertagli da due bambini, rivolge dapprima i suoi auguri al neo-presidente Sirisena, quindi chiarisce la natura del viaggio:
Visita anzitutto pastorale, centrale la
canonizzazione di Joseph Vaz
“My visit to Sri Lanka is primarily pastoral…
“La mia visita è anzitutto pastorale. Quale pastore
universale della Chiesa Cattolica, sono giunto per incoraggiare i cattolici di quest’Isola
e pregare con loro”. Il Papa vuole inoltre
confermare il desiderio della comunità di essere attivamente partecipe della vita
della società. Centrale sarà la canonizzazione del beato Joseph Vaz, esempio ancora
oggi di carità e rispetto di ogni persona, senza distinzione di etnia o religione.
Francesco ricorda la storia dello Sri Lanka: dopo anni di scontro civile oggi impegnato
a consolidare la pace e curare le ferite.
Sri Lanka dopo anni di scontro civile,
oggi impegnato a consolidare pace e curare ferite
“It is a continuing tragedy in our world that so many
communities are at war with themselves..."
"E’ una costante tragedia del nostro mondo che molte
comunità siano in guerra tra di loro. L’incapacità di riconciliare le diversità e
le discordie ha fatto sorgere tensioni etniche e religiose, accompagnate da esplosioni
di violenza".
Promuovere riconciliazione superando male
con bene. Vivere come unica famiglia
“It is no easy task to overcome the bitter legacy of injustices, hostility and mistrust
left by the conflict...
Non è un compito facile superare l’amara eredità lasciata
dal conflitto. “Si può realizzare solo superando il male con il bene, coltivando le
virtù che promuovono riconciliazione, pace e solidarietà e perseguendo la verità.
“Fondamentale che tutti i membri della società lavorino assieme, che tutti abbiano
voce, accettandosi l’un l’altro e imparando a vivere come un’unica famiglia: la diversità
non è una minaccia, ma una fonte di arricchimento:
Ruolo essenziale delle religioni nel processo
di riconciliazione
“I am convinced that the followers of the various
religious traditions have an essential role to play in the delicate process of reconciliation…
“Sono convinto – spiega il Pontefice - che i seguaci
delle vaie tradizioni religiose hanno un ruolo essenziale da giocare nel delicato
processo di riconciliazione e ricostruzione in corso nel Paese. Fondamentale la promozione
della dignità umana, provvedere ai bisogni materiali di ciascuno e quindi ad un miglioramento
delle infrastrutture. Francesco augura che questi giorni in Sri Lanka siano nel segno
dell’amicizia, del dialogo e della solidarietà.
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