2015-01-08 13:49:00

Musei statali. Franceschini: aumentati i visitatori


I direttori di venti straordinari musei italiani, tra cui la Galleria Borghese e gli Uffizi, saranno selezionati attraverso un bando internazionale. E’ quanto ha ricordato stamani a Roma, nella sede della Stampa Estera, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini, soffermandosi in particolare sul cambiamento dell’organizzazione del sistema museale italiano. Durante la conferenza stampa, è stato anche osservato un minuto di silenzio per ricordare le 12 vittime dell’attentato di Parigi. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

La forza dell`Italia è quella di avere un “museo diffuso”, con oltre 400 musei statali e più di 4000 appartenenti a vari enti, tra cui Comuni e Regioni, sparsi in tutto il territorio. Per rilanciare questo straordinario patrimonio – ha affermato il ministro Dario Franceschini - è stata avviata una riforma con l’obiettivo di incidere, in modo più specifico ed efficace, sulla valorizzazione del sistema museale italiano:

“Si può dire che è una rivoluzione, attraverso un incrocio di norme che stanno nel Decreto Legge cosiddetto “Ad bonus” e nella riforma del Ministero, già operativa. Molto sinteticamente, sino ad oggi i musei statali italiani erano - dal punto di vista gestionale e amministrativo, di bilancio e di gestione - parte delle Soprintendenze; quindi la struttura Soprintendenza si doveva occupare sia di tutela del territorio sia di gestione dei musei. Le soprintendenze non si occuperanno più di musei, si occuperanno di tutela del territorio e lo faranno sempre più in collegamento con il sistema della formazione, l’università e il Cnr. I musei sono – in base alla riforma – in un percorso completamente distaccato. Abbiamo una nuova direzione generale dei musei, i poli museali regionali e i 20 musei autonomi, che avranno una autonomia fiscale, contabile, amministrativa; questi 20 musei autonomi saranno dentro questo sistema comunque dei poli museali regionali che valorizzerà anche tutti gli altri musei”.

Significativi cambiamenti si registrano anche nella gestione dei proventi derivanti dalle attività museali:

“Sino all’inizio del 2014 i proventi derivanti dagli incassi – biglietti o affitti di sale – dei musei italiani non restavano nel bilancio del museo, ma finivano in un unico capitolo di bilancio del Ministero dell’Economia e Finanze. Dal secondo trimestre del 2014, trasferiamo trimestralmente ai musei italiani esattamente i proventi derivanti dai biglietti che hanno venduto, dall’affitto di sale o da altre attività. Mi pare un meccanismo importante, che non esclude un meccanismo di solidarietà: un museo non vivrà soltanto con i proventi dei biglietti, perché ci sono musei che con questo possono coprire solo una parte del loro bilancio e altri musei che hanno importanza scientifica, storica, di collezione, da tutelare assolutamente, che non vivono dei biglietti. Ci sarà comunque un meccanismo di solidarietà, ma per un museo italiano statale non sarà più indifferente, o ininfluente, che tipo di riscontro abbia rispetto al rapporto col pubblico”.

Il ministro Franceschini ha anche sottolineato il rilevante incremento di visitatori, nel 2014, nei musei statali:

“Abbiamo cambiato le tariffazioni: abbiamo messo a pagamento tutti i visitatori sopra i 25 anni, ma abbiamo accompagnato questa cosa con l’introduzione della prima domenica del mese gratuita in tutti i musei statali. Solo i musei dello Stato hanno fatto resgistrare 40.287.939 visitatori. Parlo del 2014. Solo i musei statali, che sono più di 400 su più 4.000 in totale. Sono aumentati i visitatori rispetto al 2013 del 6,2 per cento. La domenica ai musei è diventata una cosa delle famiglie italiane: ci vanno le famiglie a far le file, quelle che non possono permettersi magari di pagare 50 euro per entrare. E vanno a vedere il museo vicino a casa, che magari non avevano mai visto”. 








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