“Imitare Cristo prima di ogni altra cosa”. Questo l’invito al centro del messaggio rivolto dal presidente della Conferenza episcopale filippina (Cbcp), mons. Socrates B. Villegas, ai partecipanti all’incontro dei sacerdoti diocesani di Manila in corso a Quezon City sul tema “Una Chiesa povera a servizio dei poveri, il cuore di Francesco”. L’incontro è iniziato questa domenica ed è stato organizzato in preparazione all’ormai imminente viaggio papale nel Paese.
Razzolare bene prima di predicare
Il messaggio è un forte richiamo alla missione del
ministero sacerdotale: a praticare prima di predicare, a guidare con l’esempio i fedeli
e a dimostrare, soprattutto alle nuove generazioni, che Gesù merita di essere emulato.
Se infatti “i giovani e i bambini vedranno che i pastori sono più interessati all’imitazione
che al denaro resteranno vicini a Dio. Se ci concentreremo sull’imitazione di Cristo
prima di imporre tariffe per i sacramenti, vedremo il rinnovamento”, afferma il presule.
Rinunciare al clericalismo materialista
L’arcivescovo di Lingayen-Dagupan rivolge quindi un
duro monito contro il clericalismo che insidia la vocazione di tanti sacerdoti oggi:
“Il clericalismo ci parla di privilegio, di prerogative, di titoli e trattamenti speciali.
Preferisce le sacrestie alle bidonville. E’ più interessato ai paramenti merlettati
che alle anime riconciliate”, scrive, ricordando che nella storia della Chiesa le
riforme sono sempre iniziate con la riforma del clero. “Quando perdiamo l’umiltà –
ammonisce il messaggio - perdiamo la prospettiva e diventiamo suscettibili e la suscettibilità
insieme al possesso e al materialismo ci fa diventare meno efficaci e meno credibili
come pastori”.
Fare sempre la carità
Solo se rinunceranno a questo clericalismo materialista
i sacerdoti filippini potranno vedere “l’arcobaleno della speranza nell’Anno dei Poveri”
indetto dai vescovi per il 2015. Di qui l’esortazione ai parroci a non respingere
i poveri e i mendicanti: “Fate sempre la carità ai poveri che vengono da voi, non
temiate di essere ingannati e non lasciateli a mani vuote. Non abbiate paura di coccolare
i mendicanti. Se dovete sbagliare, sbagliate per troppa carità e gentilezza, perché
non c’è mai troppa gentilezza”.
Abbracciare la povertà di Cristo
Ma l’Anno dei poveri – afferma in conclusione mons.
Villegas – vuole essere anche un invito ai sacerdoti a cambiare stile di vita “abbracciando”
la povertà di Cristo sulla Croce: “Dobbiamo guardare a Gesù ed essere come Lui. Questo
è il nostro compito: essere Gesù e donare Gesù che è il nostro unico tesoro”, conclude
il messaggio. (L.Z.)
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