2015-01-01 14:32:00

Gioia e speranza per l'anno nuovo tra i fedeli in Piazza San Pietro


Piazza San Pietro, questo primo gennaio, era gremita da decine di migliaia di fedeli arrivati da ogni parte del mondo per ascoltare il primo Angelus del 2015, nel quale Papa Francesco ha ricordato anche la Giornata Mondiale della Pace che ricorre oggi. Su questo tema ascoltiamo alcuni commenti raccolti tra i pellegrini da Marina Tomarro:

R. – Il tema della pace è un tema cui la Chiesa è molto attenta. Il creare veramente persone di pace è importante, perché si deve vivere da fratelli e veramente da fratelli in un mondo di pace. Preghiamo veramente per la pace, soprattutto per i cristiani perseguitati. Preghiamo per la pace!

R. – Penso che sia importante lottare per la pace insieme. Noi possiamo farlo solamente con tutti gli altri che hanno lo stesso pensiero, la stessa mentalità e vogliono la pace per tutte le terre.

R. – Con l’amore di Dio, perché senza l’amore di Dio non si può fare niente. E diventare fratelli e sorelle di qualsiasi persona! Quando tu conosci una persona, ci sarà la pace: non si deve guardare altro; non si deve vedere da dove viene o da dove non viene… Prova a conoscere le persone! Dobbiamo avere l’amore, senza l’amore non si può fare niente!

D. – In che modo si educa alla pace, soprattutto i più giovani e i bambini?

R. – E’ l’esempio, che ognuno di noi deve dare, di rispettare l’altro, di voler bene e – come dice il Vangelo – fare agli altri quello che vorresti che altri facessero a  te. Semplicemente…

R. – Si trasmette insegnando loro a vivere insieme ai bambini di tutte le provenienze.

D. – Oggi è anche la giornata della Madre di Dio: cosa vuol dire la figura di Maria nella sua vita? Quanto la guida la Madonna nella sua vita?

R. – Mi ha guidato, mi guida e mi guiderà. Direi che è la nostra protettrice, la Madre di tutti. E’ una figura molto significativa e una figura di grande amore, di questa Madre di Dio che sapeva che non avrebbe avuto per tutta la vita il Figlio: ha rinunciato, per un amore più grande.

R. – Intanto Maria è la tenerezza, è la tenerezza nei confronti dei bambini e degli anziani. Quindi anche un senso della famiglia largo, che non è soltanto chi mi è immediatamente vicino e che mi può restituire l’affetto che io do, ma è anche l’affetto largo, un senso anche proprio della Chiesa come una famiglia di chi anche non ha famiglia. Con questo sentimento di fondo che comunica Maria, che è la tenerezza per gli altri e soprattutto per i più deboli della famiglia: quindi i poveri, i soli, gli anziani, i malati…

D. – Oggi è il primo giorno dell’anno. Qual è il suo augurio per Papa Francesco?

R. – Una lunghissima vita in mezzo a noi.

R. – Di poter continuare così, a far "uscire tutta la Chiesa" e a farla essere sempre più missionaria.

R. – L’augurio è quello che porti la Chiesa veramente dove vuole Cristo, dove vuole il Vangelo e che ci sia sempre di esempio.

R. – L’augurio è quello di riuscire a comunicare il Vangelo dell’amore, della tenerezza sempre di più e quindi di poter mostrare sempre di più il volto tenero della Chiesa.

R. – (Coro di bambini) “Buon anno Papa Francesco!” 








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