2014-12-24 19:14:00

Via libera per i decreti del Jobs Act


Consiglio dei ministri per natalizio. Tra le novità il decreto attuativo del jobs act relativo al contratto a tutele crescenti; un provvedimento su Taranto, che prevede il passaggio del gruppo Ilva all'amministrazione straordinaria; e il decreto attuativo della delega fiscale sulla certezza del diritto. Giampiero Guadagni

Nessun imprenditore ha ora più alibi per non investire in Italia. Così Renzi sintetizza l’approvazione dei decreti attuativi del Jobs act, la riforma del mercato del lavoro definita dal premier una rivoluzione copernicana. In particolare per l’attesa introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, con le imprese premiate da sgravi fiscali. Obiettivo: la creazione di 800 mila posti di lavoro nei prossimi tre anni.

Nel decreto c’è la modifica dell’articolo 18 dello Statuto: il reintegro è sostituito da un indennizzo economico, tranne casi limitati. Come il licenziamento ingiustificato. Non passa dunque l’opting out, la possibilità cioè per il datore di lavoro di limitarsi in questo caso ad un super indennizzo. Misura fortemente sollecitata dal Nuovo centrodestra e la cui assenza potrebbe avere conseguenze politiche.

Non è neppure previsto l’ipotizzato licenziamento per scarso rendimento. Approvata anche la riforma dell’Aspi, l’ammortizzatore sociale che sarà esteso sia nella durata sia nella platea di lavoratori. Sottolinea ancora Renzi: Jobs act è anche la soluzione di tante crisi aziendali, l’ultima in ordine di tempo quella riguardante Meridiana, accordi che hanno salvato decine di migliaia di posti di lavoro.

Il Consiglio dei ministri ha oggi anche prorogato i contratti dei precari delle province. Il premier rimarca  poi il via libera all’attuazione delle delega fiscale. Punti centrali: chiarezza delle regole e sanzioni inasprite per chi evade. Sul fronte previdenziale, annunciata la nomina dell’economista Tito Boeri come nuovo presidente dell’Inps. 








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