2014-12-23 15:30:00

Renzi su L. Stabilità: l'Italia cambia. Itw con Quadrio Curzio


Il premier Renzi questa mattina dal Presidente Napolitano per parlare dei Marò e illustrare le misure su lavoro e fisco domani all'esame del Consiglio dei ministri. Sulla legge di Stabilità Renzi afferma che “tutto è migliorabile, ma l'Italia cambia verso". Alessandro Guarasci ha sentito l’economista Alberto Quadrio Curzio, vicepresidente dell’Accademia dei Lincei.

R. - Ritengo che si tratti di una legge che, pur rimanendo nei limiti previsti dagli accordi europei, ha delle valenze espansive di notevole rilievo. In particolare, ne segnalerei due: una, la stabilizzazione degli 80 euro in busta paga; l’altra, ovviamente lo sgravio della contribuzione Irap alle imprese che certamente darà un apporto di maggiore competitività. Oltre a questo, a mio avviso, la riforma del mercato del lavoro, che è  collaterale alla legge di stabilità, andrà ad incentivare, in virtù dei risparmi considerevoli, l’assunzione a tempo indeterminato.

D. - Ci sarà un cosiddetto bonus bebè. In più, viene confermato il bonus degli 80 euro, seppur per redditi medio-bassi. Però continua a mancare in Italia uno strumento universale di lotta alla povertà. Questo non è ancora un problema?

R. - Questo è un problema; ed è un problema che andrà affrontato, ma non credo che si potrà risolvere lo stesso, se non in un contesto che abbia due elementi di fondamento: uno, un adeguato accertamento delle effettive condizioni di povertà. Sotto questo profilo io credo che il ruolo delle amministrazioni locali diventi molto importante. Il secondo elemento, è quello di condizioni di finanza pubblica più solide soprattutto attraverso il recupero dell’evasione e dell’elusione fiscale, cosa che deve essere fatta. Ed io spero che con i provvedimenti in corso di elaborazione, ovvero la cosiddetta riforma delega tributaria, si riesca a fare tutto ciò.

D. - Renzi ha detto che saranno riviste le norme sulle partite Iva. Secondo lei, c’è stata una scarsa attenzione nei confronti dei giovani che, sappiamo, sono costretti ad aprire una Partita Iva per cominciare a lavorare ..

R. - In passato è stato così. Adesso però con queste norme sulla decontribuzione per i nuovi assunti, e anche con il grosso beneficio fiscale che ne deriva alle imprese attraverso l’assunzione a tempo indeterminato, credo che  ci sarà una significativa modifica delle condizioni dei giovani attualmente a partita Iva. La mia impressione complessiva è che sia cambiata l’intonazione di questa legge di Stabilità rispetto alle precedenti. Ciò non significa che quantitativamente gli effetti saranno pronti e saranno certi, ma è cambiata la  qualità, cioè l’impostazione per individuare percorsi di crescita anche se la finanziabilità oggi dei percorsi stessi non è grandissima.








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