A Bologna incendio doloso. Alfano: lo Stato non si farà intimidire
E' il quarto sabotaggio in un mese alla circolazione ferroviaria italiana. Intorno alle 4.30 di questa mattina a farne le spese l'importante nodo di Bologna. Un incendio ha colpito la stazione suburbana di Santa Viola bloccando completamente la dorsale più importante dell'alta velocità sull'asse Milano-Roma. Il ministro dei Trasporti, Lupi, ha parlato di terrorismo, mentre il premier Renzi ha preferito definire l'episodio “sabotaggio”. Luca Tentori:
La procura di Bologna si muove sull’ipotesi di disastro colposo ferroviario causato da danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. L'incendio che questa mattina ha danneggiato i cavi per la gestione del traffico alle porte della città ha messo in ginocchio la circolazione ferroviaria dello snodo più importante del Paese. Nessun ferito, ma molti i disagi subiti da migliaia di utenti a causa di blocchi e ritardi alla circolazione proprio nei giorni di partenza per le vacanze natalizie. In queste ore sono in corso le prime perquisizioni nelle abitazioni di soggetti noti alle forze dell'ordine e considerati esponenti dell'area anarchico – insurrezionalista locale. Molte le analogie con l'attentato di qualche giorno fa a Firenze. Accanto ai quattro tombini mandati a fuoco nella notte sono comparse alcune scritte riconducibili al gruppo “No Tav”.
Alfano promette che lo Stato non si farà intimidire “Lo stato non si farà intimidire – ha detto poco fa il ministro dell’interno Alfano – da chi si oppone all’Alta velocità”. Il timore generale è quello di un ritorno del terrorismo. “Ci possono essere nuove organizzazioni – ha spiegato Alfano - che invece di partire dalle fabbriche prendono il via dall’antagonismo alle grandi opere”. Un gesto che ha destato preoccupazione a Bologna che ha ancora viva la memoria degli anni di piombo, legati proprio a terribili stragi di treni e di stazioni.
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