2014-12-22 11:50:00

Lussemburgo: memorandum corsi di religione scuole pubbliche


Un memorandum comune per ribadire l’importanza e la necessità che ci siano corsi di religione nelle scuole pubbliche del Lussemburgo: a siglarlo, recentemente, sono stati i membri del Consiglio dei culti convenzionati del Paese, che riunisce cattolici, ortodossi, anglicani, protestanti e protestanti riformati, insieme a neo-apostolici, ebrei e musulmani. “La società lussemburghese – si legge nel memorandum – è segnata dal pluralismo culturale e religioso. Questa diversità è una ricchezza ed esige che le persone imparino a conoscersi, apprezzarsi, rispettarsi ed a costruire insieme la società di domani”. Per questo, “la scuola pubblica deve contribuire a questa educazione, essenziale per la coesione sociale” e “l’insegnamento delle religioni deve avere il suo posto nella scuola pubblica”. 

Conoscenza e rispetto tra religioni
I corsi scolastici, spiega quindi il memorandum, “permettono di conoscere le differenti religioni e di sviluppare la comprensione reciproca tra di esse”, insegnando agli alunni “il dialogo non come teoria astratta, ma come esperienza tra le persone”. Gli studenti devono avere l’opportunità di guardare “alle grandi figure di ogni tradizione” religiosa e di “cercare insieme i valori comuni”. Essenziale, inoltre, sottolineano i firmatari, che “si possa mantenere la libertà di scelta dei genitori di iscrivere i loro figli ai corsi di religione o ai corsi di formazione morale e sociale”.

Risposta ai bisogni sociali
“Questa iniziativa – spiega l’arcivescovo di Lussemburgo, mons. Jean-Claude Hollerich – non risponde ad un bisogno di finanziamenti, di presa di potere o di influenza. Essa, piuttosto, vuole essere una risposta alle necessità della società”. In questo senso, viene ribadito che l’obiettivo di tali corsi “non è in alcun caso quello della trasmissione delle diverse fedi, che resterà compito delle singole comunità. Il catechismo, ad esempio, continuerà ad essere insegnato nelle parrocchie”. Al contrario, la finalità dell’iniziativa è quella di “far conoscere ai giovani le diverse religioni, la loro storia ed i bisogni ai quali esse rispondono” all’interno delle singole società. (I.P.)








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