“Il Natale è il tempo privilegiato per condividere con tenerezza e generosità, un tempo per seminare la pace e il perdono”. Con queste parole i vescovi peruviani, nel loro messaggio di Natale, esortano “a vincere l’oscurità dell’egoismo e l’avidità per pensare ai bisogni degli altri e al bene comune al di sopra dei nostri interessi personali”.
Difendere i bambini
Il messaggio, a firma del presidente della Conferenza
episcopale del Perù, mons. Salvador Piñeiro, arcivescovo di Ayacucho, a nome di tutto
l’episcopato, mette l’accento sulla crisi della famiglia, una delle principali preoccupazioni
del magistero di Papa Francesco, il quale sostiene che il problema più grande è la
mancanza di amore che si riflette in ogni componente della famiglia, dagli anziani
ai bambini e agli adolescenti. “Avvertiamo con dolore – si legge nella nota - che
ci sono bambini che non possono nascere perché viene negato loro il diritto alla vita;
ci strappa il cuore la morte di bambini crivellati dalle armi dell’odio e della vendetta;
ci affligge la sofferenza dei bambini che vivono in famiglie distrutte dal divorzio;
alziamo la nostra voce per i bambini e le bambine vittime della tratta di persone,
di atti indegni e disumani, vittime innocenti che riflettono il volto di Gesù Bambino
e che dobbiamo aiutare, custodire, difendere e amare”.
Nessuno sia escluso
Le migliaia di peruviani che vivono al estero alla
ricerca di una vita migliore per i loro cari, i lavoratori, gli studenti, i politici
e tutte le persone di buona volontà sono ricordati nel messaggio dell’episcopato che
chiede a tutti i peruviani di costruire una Patria grande, pacifica e attenta ai bisogni
dei più deboli e dimenticati. “Pace agli uomini che il Signore ama” è l’augurio dei
vescovi perché nessuno sia escluso dalla salvezza che Gesù ci dona e perché nessuno
manchi al “Banchetto della Vita”, alla mensa del progresso e dell’amore fraterno.
(A. T.)
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