2014-12-11 14:03:00

Vescovi filippini con Papa Francesco contro le schiavitù


"È compito di ogni cristiano fare di tutto per impedire che qualcuno sia vittima del traffico umano e per salvare quanti sono caduti nella tratta, affinché possano riprendere a vivere insieme alla propria famiglia, agli amici e alla comunità". Nella sua ultima lettera pastorale come presidente della Conferenza episcopale filippina (Cbcp) mons. Socrates B. Villegas riprende la Dichiarazione contro la schiavitù firmata da Papa Francesco e da leader religiosi mondiali.

Il prelato, vescovo di Lingayen-Dagupan - riferisce l'agenzia AsiaNews - sottolinea che la carità e la compassione richiedono che "i cristiani esercitino ogni sforzo per liberare i trafficanti di esseri umani dai motivi e dalle seduzioni che li spingono verso il loro commercio illecito, per riportarli ad attività buone e benefiche".

Riflettendo su un passaggio della Bibbia (Gen 4:19), in cui il Signore chiede a Caino dove sia Abele, suo fratello, Villegas domanda ai suoi fedeli: "Dove sono quei vostri fratelli e sorelle resi schiavi? Dove sono quei vostri fratelli e sorelle che ogni giorno uccidete nei magazzini clandestini, nelle spire della prostituzione, nello sfruttamento del lavoro in nero? Dove sono quei bambini usati per chiedere l'elemosina?".

"Il Signore - ricorda il presidente della Cbcp - è morto sulla croce per liberare il suo popolo non solo dalle catene del peccato, ma anche da quel male che va a caccia di ogni umana debolezza e della vulnerabilità del singolo e della società".

Secondo una stima dell'International Labour Organization (Ilo), ogni anno 1 milione di filippini (uomini e donne) emigrano in cerca di lavoro. Al momento sono 10 milioni le persone che vivono e lavorano all'estero. Un "numero significativo" è soggetto a condizioni di lavoro forzato in fabbriche, cantieri, pescherecci, piantagioni. In Asia e in Medio oriente, molti lavorano come dipendenti domestici, subendo spesso abusi fisici e sessuali.

Anche all'interno del Paese il traffico umano resta un grave problema. Le Filippine sono una delle principali mete per il turismo sessuale, soprattutto di ragazze e bambini. Inoltre, il lavoro minorile è una piaga diffusa: nel 2009 un rapporto governativo ha stimato che più di 2,2 milioni di ragazzi tra i 15 e i 17 anni sono costretti a lavorare. (R.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.