2014-12-10 12:25:00

Messico: Chiesa vicina a famiglie degli studenti scomparsi


I vescovi messicani hanno presentato le loro condoglianze ad Ezequiel Mora, padre di Alexander, uno dei 43 studenti scomparsi ad Ayotzinapa, i cui resti sono stati identificati dagli esperti.

La Conferenza episcopale messicana (Cem), ha reso noto che ieri pomeriggio, mons. Carlos Garfias Merlos, arcivescovo di Acapulco, e mons. Eugenio Lira Rugarcía, vescovo ausiliare di Puebla e segretario generale della Cem, hanno chiamato al telefono Ezequiel Mora, a nome di tutti i vescovi del Paese, per "esprimere - riporta l'agenzia Fides - le loro condoglianze per l'assassinio, crudele e riprovevole, di suo figlio Alexander".

Intanto la tensione nel Paese non accenna a diminuire. Il nunzio apostolico in Messico, l'arcivescovo Christophe Pierre, dopo aver presieduto l'ordinazione di 4 sacerdoti nella cattedrale di Culiacán, Sinaloa, l'8 dicembre, ha risposto alle domande dei giornalisti. La nota inviata a Fides riporta le sue dichiarazioni: "Il Paese vive momenti difficili, forse una crisi di fiducia nella società, nelle autorità, ci sono molti dubbi. Tuttavia ci sono sacerdoti e fedeli che stanno cercando le soluzioni per non cadere nel pessimismo".

Mons. Christophe Pierre ha menzionato la creazione di una nuova commissione di attenzione per la giustizia, la pace e la riconciliazione nel Paese, perché "protestare senza proporre niente è sterile". Quindi ha sottolineato: "Mi piace vedere che la Chiesa cattolica è parte della società, si sente solidale con coloro che soffrono, ma deve anche sentire la responsabilità di trovare soluzioni, di offrire una via di uscita". (R.P.)








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