2014-12-09 16:21:00

Presentata la V edizione del Presepe vivente di Matera


Ritorna la V Edizione del Presepe vivente nei Sassi di Matera dal titolo: "Segui la Stella Cometa", che si svolgerà dal 2 al 5 gennaio 2015. Si tratta del primo appuntamento internazionale che celebra Matera come città designata Capitale europea della Cultura 2019, città già Patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco. Il presepe vivente di Matera, presentato oggi presso la Sala Stampa estera a Roma alla presenza, tra gli altri, del sindaco Salvatore Adduce, vedrà la partecipazione di oltre 300 persone, tra figuranti e rievocatori storici. L'evento è promosso, tra gli altri, dal Comune, dalla Provincia di Matera e dalla Regione Basilicata. Luca Collodi ne ha parlato con Luca Prisco, responsabile Comitato promotore Presepe Vivente Matera 2019:

R. - Siamo giunti alla quinta edizione, quattro giorni dal 2 al 5 gennaio. Quest’anno ci sono diverse novità. La prima: il titolo “Segui la stella cometa”; ci sarà una scia luminosa che seguirà tutto il percorso. Ricordiamolo, sono 5 km di percorso. Quest’anno abbiamo quasi 400 figuranti; abbiamo l’aggiunta di due scene importanti: la prima è l’Annunciazione e l’ultima, alla fine della scena presepiale, sarà anche la strage degli innocenti.

D. - Un presepe che non si ferma soltanto alla Natività, ma che percorre almeno in parte la vita di Gesù  …

R. – Già dall’allocazione iniziale: noi facciamo sì che Matera diventi una Galilea di duemila anni fa. Insieme al gruppo storico romano formato da 70 persone, ricreiamo appunto quella che doveva essere nell’immaginario popolare l’arrivo di Gesù in una Galilea romana.

D. - Si entra dentro il presepe …

R. - Diciamo che le quinte del presepe sono i sassi di Matera, quindi la scenografia da sempre utilizzata - appunto - come sfondo per il presepe. Noi facciamo una scenografia ferma, quindi è il turista il visitatore che cammina e vede queste scenografie che di volta in volta cambiano, fino ad arrivare alla natività.

D. - Chi visiterà il presepe tra i sassi di Matera, vedrà scene statiche ma un grande gioco di luci …

R. - Noi stiamo puntando molto su questo: scie luminose, rappresentazioni di stelle addirittura sull’Altopiano delle Murge, quindi un intero altopiano che viene illuminato, e poi naturalmente la scenografia più bella, una stella cometa di un diametro di cinque metri montata spora la capanna. Sarà quindi un percorso non solo scenografico, ma illuminotecnico che accompagnerà i visitatori per tutto il percorso.

D. - Matera è designata capitale europea della cultura 2019. Questo aspetto di cultura e religione ha da sempre caratterizzato la città …

R. - Sicuramente oggi l’attenzione è aumentata, ma io voglio ricordare che già negli anni passati – negli anni ’50, ’60, quando Matera viene dichiarata “vergogna d’Italia” con il libro Cristo si è fermato a Eboli  - artisti quali Pasolini o altri la scelgono per i loro set cinematografici, quindi tentano di rivalutarla per ricambiare quella che era l’idea nazionale di vergogna di promiscuità tra uomo e bestia.

D. – Matera, i sassi di Matera, sono il luogo di grandi film. Perché Matera ha un richiamo soprattutto religioso da questo punto di vista?

R. - Sempre facendo un passo indietro nella storia, ricordiamolo: ad oggi Matera annovera 158 chiese rupestri e una quindicina in barocco o romanico-pugliese. Io dico che il connubio perfetto sin dal Medioevo, ancora oggi, è forte. È una scenografia naturale, che ricorda molto il misticismo, la vita di Gesù; che ricorda l’anima e quindi praticamente si ha una scenografia intatta: bisogna vederla per capirla.

D. - In un periodo di crisi come quello attuale un’iniziativa come questa, di una Matera vista in prospettiva culturale verso il 2019 che senso ha?

R. - Noi su questo discutiamo da sempre con la nostra amministrazione. In Italia se ne parla; il ministro Franceschini dà sempre degli ottimi spunti. Ricordiamo la cultura quale volano economico per una realtà – quella italiana - ricca di cultura e di monumenti.








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