2014-12-09 14:20:00

Minacce su internet, don Di Noto: dieci regole per i minori


"Guai a pensare che il virtuale non sia il reale. Anche sul web esistono 'periferie digitali' o 'favelas tecnologiche' dove si può naufragare. Molti minori possono essere adescati, irretiti o diventare vittime di pedofilia ad opera di chi, celandosi dietro l'anonimato, approfitta della loro ingenuità". Lo sottolinea don Fortunato Di Notofondatore dell’Associazione Meter Onlus contro la pedofilia, nel contesto della presentazione, in Vaticano, della campagna internazionale di mobilitazione “Stop alle minacce su internet”. L'iniziativa, voluta dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pacedal BICE (Bureau International Catholique de l’Enfance), coincide con il 25° anniversario della convenzione sui Diritti dell’Infanzia.

"I social networks sono reti positive, che aiutano la socializzazione, ma possono diventare luoghi di minacce e molestie", spiega il sacerdote siciliano. "Pensiamo, ad esempio, che su 'Facebook' esistono più di cento milioni di falsi profili. 'MySpace', lo scorso anno, ha cancellato più di novanta mila profili di molestatori". "Mi è capitato di scoprire un caso, sulla chat del social 'Ask' - prosegue don Di Noto -  in cui una minore era stata accerchiata da una serie di utenti adulti che si erano accordati per molestarla". "Va sottolineato inoltre - ricorda il fondatore di Meter - che la rete non dimentica. Ed è quindi pericoloso immettere sul web informazioni e immagini soprattutto relative a minori". "Purtroppo però - aggiunge il fondatore di Meter - l'85% per cento dei giovani parla con difficoltà con gli adulti di ciò che accade nella loro vita in rete". 

Don Fortunato insiste quindi sulla necessità di educare i minori a seguire delle regole quando navigano in rete e presenta la campagna nazionale dell'AssociazioneMeter, 'In riga su Internet', che durerà fino a novembre 2015 con l'obbiettivo di raggiungere il più ampio numero possibile di studenti in Italia, sia nativi digitali che mobile born (quelli cresciuti con il tablet in mano). "La regola salva la vita", spiega don Fortunato. "Per questo abbiamo pensato di proporre dieci piccole regole. 'Informa sempre i tuoi genitori sull’elenco degli amici con cui chatti'; 'Non pubblicare i tuoi video e le tue foto sui canali online'; 'Utilizza il computer con cautela e per giusti scopi', e così via". "Dobbiamo educarci al rispetto delle persone", conclude don Di Noto. "Non si può imbavagliare la rete. E' un dono di Dio, come ci ricorda il Magistero. Ma dobbiamo educarci per evitare i naufragi, gli incontri con i 'mostri'. Dovere dei genitori è abitare la rete per insegnare ai minori a vivere questi luoghi con responsabilità e intelligenza, senza demonizzarli".








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