2014-12-09 19:54:00

Mafia capitale. Renzi: chi ha sbagliato paghi davvero. Revocata gara per Cup regionale


In Italia, l’inchiesta Mafia Capitale, continua a sollevare dibattito politico. Il presidente del Consiglio Renzi auspica tempi veloci per il processo, perché chi ha sbagliato paghi davvero, ha scritto Facebook, annunciando un giro di vite sulla corruzione. Proseguono intanto le indagini della magistratura. Una nota del Vicariato di Roma smentisce notizie di stampa su un presunto coinvolgimento di un ente ecclesiastico nelle attività illegali di alcune cooperative. Il servizio di Roberta Gisotti

Interviene il governo nell’inchiesta Mafia capitale. Il ministro dell’Interno Alfano ha dato mandato al prefetto di Roma, Pecoraro, di esercitare i poteri di accesso e di accertamento nei confronti del Comune di Roma. Lo stesso prefetto Pecoraro relazionerà poi giovedì prossimo alla Commissione parlamentare Antimafia, che ascolterà quel giorno anche il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Pignatone. Sul fronte delle indagini stamane è arrivata una nota del Vicariato di Roma a smentire “notizie di stampa” secondo cui l’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e di San Trifone, ente ecclesiastico della diocesi, “sarebbe implicato nell’inchiesta” Mafia Capitale, in relazione alle attività illegali della Cooperativa “Domus caritatis” e del Consorzio “Casa della solidairietà”. A riprova viene fornita documentazione dell’avvenuta estinzione nel 2013 della stessa arciconfraternita, e la richiesta fin dal 2010 da parte del Vicariato di non partecipare a bandi pubblici. Nel primo pomeriggio l’incontro tra il Sindaco Marino e il neo commissario del Partito democratico nella capitale Orfini, che ha annunciato tempi lunghi per ripulire il Pd romano “da anni” “ostaggio di gruppi dirigenti” impegnati in guerriglie di potere” e “interne al partito”, piuttosto che occuparsi dei problemi della città”. Fiducia invece verso Marino e la sua Giunta. Riguardo la Regione Lazio, il presidente Zingaretti, ha comunicato che le gare d’appalto dal maggio 2013 non hanno interessato società sotto inchiesta, mentre è stata revocata la gara da 60 milioni di euro per il Centro unico di prenotazione (Cup) delle Aziende sanitarie locali, citato nelle intercettazioni agli atti dell’indagine Mafia capitale.








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