Matteo Renzi ai giovani del PD: non lasceremo Roma ai ladri

Non lasceremo Roma in mano ai ladri. Così il premier e segretario del Pd Matteo Renzi a proposito dell’inchiesta Mafia Capitale, nel suo intervento oggi a tutto campo all’assemblea dei giovani democratici. Intanto la Procura fa sapere che non ci sono riscontri sui presunti viaggi all’estero con soldi dell’ex sindaco Alemanno. Servizio di Giampiero Guadagni:

Processi rapidi e giusti. E’ quanto sollecita il premier Renzi a proposito dell’inchiesta Mafia Capitale. La magistratura, aggiunge Renzi, dirà se si tratta di tangentari all’amatriciana o di mafiosi, ma prendere una tangente è la cosa peggiore che un politico possa fare,  e con noi - scandisce il segretario del Pd - quelli hanno chiuso, non lasceremo la capitale in mano ai ladri. Da parte sua il sindaco Marino dice: continueremo a fare pulizia. Domani l’incontro con il prefetto Pecoraro al quale dirà anche di non sentirsi in pericolo e di non avere dunque bisogno della scorta.

Intanto proseguono senza sosta le indagini della procura di Roma, secondo la quale non ci sono riscontri dei trasferimenti di soldi in Argentina da parte dell’ex sindaco Alemanno, circostanza citata in una intercettazione da Luca Odevaine, ex vice capo gabinetto di Veltroni e componente del coordinamento per i rifugiati del Viminale, arrestato nell’ambito dell’inchiesta. Alemanno parla di notizia totalmente infondata, nata, dice, da persona a me ostile. E a proposito di una foto che lo ritrae insieme ad un altro degli arrestati eccellenti, Salvatore Buzzi, l’ex sindaco sottolinea: tutti avevano rapporti con lui in quanto capofila delle cooperative sociali e persona giudicata al di sopra di ogni sospetto. Alemanno nega poi di avere mai conosciuto Massimo Carminati, il presunto capo dell’organizzazione, che in alcune telefonate intercettate del 2012 si mostra furioso per l’inchiesta di un giornalista dell’Espresso che lo indicava tra i protagonisti del malaffare a Roma.