2014-12-07 13:43:00

Ucraina: ancora scontri nell'Est, Merkel accusa Putin


Due soldati e cinque civili sono stati uccisi nell’Est dell’Ucraina, a due giorni dall’entrata in vigore della tregua e dell’inizio dei negoziati tra l’esercito di Kiev e i ribelli filorussi. Intanto sul piano diplomatico aumentano le tensione fra Mosca e l’Europa. Il servizio di Michele Raviart:

A due giorni dall’inizio del cessate il fuoco, nell’Est dell’Ucraina si continua a sparare. In tre quartieri di Donetsk i combattimenti hanno causato la morte di due soldati e tre civili, mentre i feriti nelle ultime 24 ore sono una ventina. Nella regione di Lugansk, invece, un colpo di artiglieria è caduto su una casa, uccidendo due persone e ferendone dieci. Sebbene il presidente ucraino Petro Poroschenko abbia annunciato martedì scorso a Minsk un accordo di principio tra il governo di Kiev e l’esercito separatista, il rischio è quello di rivedere quanto successo dopo l’accordo del 5 settembre scorso, che non è stato sostanzialmente mai rispettato. In quei negoziati partecipò anche la Russia, che però ha sempre smentito ogni coinvolgimento diretto.

"Mosca cerca di creare difficoltà ai Paesi che hanno deciso di sottoscrivere accordi con l’UE, come l’Ucraina, la Georgia e la Moldavia”, ha detto tuttavia il cancelliere tedesco Angela Merkel in un’intervista e, a suo parere, “Putin non esclude di compiere violazioni territoriali come è avvenuto in Crimea”. Rapporti tesi anche con la Francia. Se Parigi non consegnerà a Mosca le due navi da guerra “Mistral” ordinate nel 2011, dovrà restituire i soldi già versati, ha detto Vladimir Putin dopo un incontro col presidente francese François Hollande. La consegna delle navi era stata bloccata a causa della crisi in ucraina.








All the contents on this site are copyrighted ©.