2014-12-05 12:20:00

Il Censis: Italia paese sospeso e dal patrimonio dissipato


L'Italia è un paese dal capitale umano "inagito" e "dissipato". Insomma, troppe potenzialità parcheggiate. Lo afferma il Censis nel suo rapporto 2014 sulla situazione sociale del Paese. Sono infatti quasi otto milioni i soggetti che non trovano occupazione o che non vogliono lavorare. Ma anche le risorse economiche non sono adeguatamente utilizzate. Alessandro Guarasci:

L’Italia continua a rimanere un Paese sospeso, anche se rispetto allo scorso anno è aumentato il numero di persone che pensa che la crisi sia alle spalle. Comunque più diseguaglianze e meno integrazione rendono sempre più concreto, anche in Italia il rischio banlieu parigine. Dunque un’Italia in attesa di un futuro migliore. Massimiliano Valerii, responsabile ricerca del Censis:

"Sia che si guardi la condizione delle famiglie, sia che si guardi la condizione delle imprese, emerge questo aspetto di un Paese dal capitale inagito su cui grava un meccanismo di sospensione delle aspettative: siamo un Paese che non è ancora in grado di ottimizzare al meglio i suoi talenti".

Il Censis nota come “la gestione dei soldi da parte delle famiglie sia fatta di breve e brevissimo periodo. Tra il 2007 e il 2013 tutte le voci delle attività finanziarie delle famiglie sono diminuite, tranne i contanti e i depositi bancari, aumentati in del 4,9%”. Circa il 60% delle famiglie ha paura di finire in povertà.

E per le imprese la situazione non è migliore. “Dal 2008 - spiega il Rapporto - si è registrata una flessione degli investimenti di circa un quarto”. Aumenta però il patrimonio netto delle aziende, segno che ci sono sempre meno imprenditori che sono disposti a rischiare. Troppi i laureati sottoinquadrati, addirittura un ingegnere su tre. Per trovare lavoro, quello che conta, per quasi il 30% dei cittadini, è sempre avere le  giuste conoscenze.








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