2014-12-01 19:16:00

Renzi: meno rigore più flessibilità. L'Ue deve cambiare


“O l'Unione europea cambia oppure rischia di diventare la cenerentola dei paesi globali”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi intervenendo ad un incontro sul semestre Ue al Senato. Nel pomeriggio, la direzione del Pd, dove il premier ha detto di respingere “la tesi che l'astensionismo in Emilia Romagna derivi dalla disaffezione per il jobs act”. Il servizio di Giampiero Guadagni

Un cambio di verso anche per la politica economica europea. E’ quanto sollecita il premier italiano Renzi per il quale il rischio è che la Ue, in fase di crescita bloccata, diventi la cenerentola dei paesi globali. Intervenendo al Senato ad un incontro sul semestre di presidenza italiana, il presidente del Consiglio insiste sul concetto: meno rigore più flessibilità. E in questo senso definisce un passo avanti ma ancora troppo timido il piano Juncker sugli investimenti da 300 milioni di euro. L’Italia, aggiunge il premier, vuole fare le riforme. A partire da quelle del lavoro e del sistema elettorale. E nel pomeriggio Renzi ha chiesto alla direzione del suo partito, il Pd, un voto per accelerare su questa strada. Rispondendo poi alle critiche della minoranza interna Renzi ha negato che l’astensionismo alle elezioni in Emilia Romagna sia colpa del Jobs act. Il segretario del Pd si è detto per niente preoccupato del suo personale calo di popolarità nei sondaggi; piuttosto, invita il suo partito a intercettare gli scontenti di Grillo e fare di più nelle periferie per arginare la nuova destra che, afferma, gioca la carta immigrazione in modo spregiudicato. Poi un messaggio a Berlusconi: prima occorre pensare alla nuova legge elettorale, solo dopo all’elezione del nuovo capo dello Stato.








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