Egitto. In attesa del verdetto del tribunale del Cairo nel processo all'ex presidente Mubarak, accusato di complicita' nell'uccisione di dimostranti anti governativi durante la primavera araba del 2011, ieri nel Paese è stata la giornata delle manifestazioni a sostegno della “identità islamica”. Negli scontri quattro le vittime e almeno 200 gli arresti. Dal Cairo, il servizio di Davide Pagnanelli:
È di quattro morti e ventisei feriti il bilancio degli scontri della giornata di ieri in Egitto, per le manifestazioni indette dal Fronte Salafita, il partito ultraconservatore, appoggiato dai Fratelli Musulmani, partito dell’ex-presidente Mohammed Morsi. Gli scontri più intensi si sono avuti al Cairo e ad Alessandria dove è stato imponente lo spiegamento di forze di polizia e militari. Tra le vittime si contano tre agenti e un civile. I manifestanti sono scesi in piazza alzando il corano e chiedendo l’istituzione della legge islamica, ma la manifestazione si è rivelata un fallimento per i partiti islamisti: nonostante la copertura mediatica e la tensione generata nei giorni scorsi, l’adesione è stata molto al di sotto delle aspettative, riducendosi a gruppi sparsi di manifestanti, presenti soprattutto intorno agli uffici amministrativi, al Cairo, e nei quartieri più popolari della città. In serata sono stati registrati al Cairo anche alcuni cortei a sostegno del lavoro dell’attuale presidente Abdel Fatah al Sisi, segno di una forte richiesta popolare per un ritorno alla pace e alla normalità.
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