2014-11-28 11:23:00

Svizzera: Plenaria vescovi su bioetica, famiglia, cristiani perseguitati


Saranno in Italia dal 1° al 5 dicembre prossimi i vescovi della Conferenza episcopale svizzera (Ces), per la consueta “visita ad limina apostolorum” con Papa Francesco. Un appuntamento che si rinnova a distanza di nove anni dall’ultimo incontro dei presuli con il Successore di Pietro, avvenuto nel 2005. In preparazione a questo importante avvenimento, la Ces ha tenuto, dal 24 al 26 novembre a Delémont, la sua 306.ma Assemblea ordinaria.

Numerosi i temi esaminati, come riportato nel comunicato finale dei lavori: in primo luogo, i vescovi elvetici si sono soffermati sulla proposta di referendum per la revisione della legge sulla fecondazione medicalmente assistita, che mira alla cancellazione del divieto per la diagnosi pre-impianto. A tale proposta, la Ces si oppone fermamente, evidenziandone i rischi di deriva eugenetica. “Una società è veramente umana – sottolineano i presuli – quando è capace di dare a ciascun essere umano dignità piena e protezione totale, sia esso forte o debole, piccolo o grande, malato o in buona salute”.

“Forte di questo principio umano ed in conformità al Vangelo – scrive la Ces – la Chiesa cattolica rifiuterà sempre di considerare la selezione e l’eliminazione degli esseri umani come un progresso”. Al contrario, l’auspicio è che si trovino “soluzioni tecniche che rispettino la vita umana nella sua integrità”; di qui, l’impegno ribadito dai presuli per la promozione ed il “rafforzamento di una cultura della vita che risponda alla dignità umana”.

Al centro dell’Assemblea, inoltre, anche i risultati del terzo Sinodo straordinario sulla famiglia, svoltosi in Vaticano nel mese di ottobre, ed al quale ha partecipato il presidente della Ces, mons. Markus Büchel. Tutti i presuli, continua il comunicato, “si sono detti consapevoli del fatto che, come ha detto Papa Francesco, bisogna lasciar maturare, con vero discernimento spirituale, le idee proposte dal Sinodo fino alla prossima Assemblea episcopale ordinaria”, in programma in Vaticano nell’ottobre 2015 e sempre dedicata alla famiglia.

La Ces, poi, ha dedicato un pensiero speciale alle minoranze, cristiane e non solo, che vivono situazioni drammatiche in Iraq, a causa delle violenze perpetrate dai miliziani dell’Is. “La Ces – spiegano i vescovi – è in contatto con le Chiese cristiane nel nord dell’Iraq e cerca di aiutarle nel miglior modo possibile, in questa difficile situazione”. “Le persone espulse – viene ribadito – hanno bisogno non solo di aiuti urgenti, ma anche della prospettiva di poter costruire la loro esistenza in Iraq”.

Infine, i presuli elvetici hanno riflettuto su tre importanti appuntamenti: l’apertura dell’Anno della Vita consacrata, in programma il 29 novembre ad Einsiedeln e che vedrà la pubblicazione di una Lettera pastorale dei vescovi stessi; il 125.mo anniversario di fondazione dell’Università di Friburgo, voluta dai cattolici, ed alla quale verrà devoluta la colletta di domenica prossima, per finanziare seminari e corsi di formazione sull’etica.

Il terzo appuntamento, invece, riguarda il 2015: per il prossimo anno, infatti, la Ces ha deciso di indire una “Giornata dei sacerdoti”, da celebrarsi nelle diocesi il 9 novembre. L’iniziativa ricorrerà “nel 50.mo anniversario dell’entrata in vigore del decreto conciliare “Presbyterium ordinis”, dedicato alla vita ed al ministero dei presbiteri. (I.P.)








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