2014-11-28 06:58:00

Appello dei vescovi europei contro la tratta di persone


Sono più di 800mila, attualmente, le donne, gli uomini e i bambini vittime della tratta nell’Unione Europea: questo uno dei dati drammatici emersi dal seminario di dialogo con le Commissione europee organizzato dalla Comece (Commissione degli episcopati della Comunità Europea) e dalla Commissione “Chiesa e società” della Kek (Conferenza delle Chiese europee), svoltosi a Bruxelles.

Nel comunicato finale dei lavori, si è evidenziato che quasi il 60% delle vittime della tratta proviene da Paesi dell’Unione ed è quindi urgente “intensificare la cooperazione tra la società civile e gli organismi della Chiesa che lavorano con le vittime a livello locale”.

Ribadendo, poi, che “la tratta di esseri umani è una forma moderna di schiavitù, un’attività criminale ed un’impresa mondiale a scopo di lucro”, i partecipanti al seminario hanno messo in luce le tante sfaccettature, purtroppo amare, di questo fenomeno: lo sfruttamento sessuale, il lavoro forzato, la maternità “surrogata” coatta e l’adozione illegale, tanto che il 16% delle vittime è composto da bambini, spesso venduti per 40mila euro.

Di qui, l’appello emerso dal seminario affinché vengano raccolti dati più affidabili e completi sul crimine della tratta, così da permettere ai politici ed alle organizzazioni religiose di rispondere meglio ai bisogni delle vittime. “Le vittime del traffico di esseri umani – si è detto - hanno bisogno innanzitutto di protezione e di assistenza attraverso un’attuazione maggiore della legislazione esistente”. Esse, inoltre, “non dovrebbero essere punite per atti commessi quando si trovano nella condizione di vittime”. Necessario, poi, anche “un sostegno finanziario continuo degli organismi della società civile e della Chiesa” che lavorano in questo ambito.

Di fronte alla “complessità ed alla gravità” della situazione e guardando alle “nuove forme che assume oggi la tratta”, la Comece e la Kek hanno deciso di formulare, nelle prossime settimane, una serie di proposte e raccomandazioni per le Commissioni europee. (A cura di Isabella Piro)








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