2014-11-23 12:29:00

Nucleare Iran. Senza accordo, negoziati estesi di un anno


Sembra ormai impossibile che si raggiunga entro domani – scadenza fissata più di un anno fa – a Vienna l’accordo tra l’Iran e i negoziatori del cosiddetto 5+1 (Usa, Francia, Gran Bretagna, Russia, Cina e Germania) sul programma nucleare di Teheran. Si dovrà, quindi, vagliare la possibilità di estendere da sei mesi a un anno le trattative – il cui ultimo round è iniziato martedì scorso - ipotesi che era già sul tavolo quando il segretario di Stato Usa, Kerry aveva parlato di “grandi e gravi divergenze”. Lo stesso Kerry ha affermato che si sta lavorando duramente per raggiungere una soluzione e negli ultimi giorni ha incontrato personalmente il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif per ben quattro volte. Il punto cruciale resta la questione se Teheran farà chiarezza, o meno, in merito al suo programma atomico e sulle possibili attività di ricerca per l’acquisizione di armi nucleari. Il Paese, infatti, vorrebbe aumentare il numero di centrifughe per l’arricchimento dell’uranio per alimentare i reattori e produrre energia, ma l’occidente chiede che la procedura sia contenuta; l’obiettivo dei negoziatori è consegnare al mondo l’assicurazione che le manovre iraniane abbiano solo ed esclusivamente uno scopo pacifico, in cambio dell’allentamento delle sanzioni contro il Paese, in vigore ormai da oltre un decennio. E proprio l’annullamento di queste sembra essere l’unico esito che Teheran valuterebbe, invece, positivamente dopo l’ennesima tornata di trattative. Intanto, da Tel Aviv, il premier israeliano Netanyahu ha commentato: “Meglio nessun accordo che un cattivo accordo che minaccerebbe Israele, il Medio Oriente e l’umanità intera”. (A cura di Roberta Barbi)








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