2014-11-19 11:48:00

Mons. Auza: fermare genocidio di cristiani e minoranze per mano dell’Is


Il ricordo dei genocidi del recente passato deve spingere la comunità internazionale a fermare il sedicente Stato Islamico. E’ il forte appello levato da mons. Bernardito Auza al Simposio sulle protezione delle minoranze religiose, svoltosi in questi giorni all’Onu di New York. L’Osservatore vaticano al Palazzo di Vetro ha quindi ribadito che i leader religiosi hanno una grande responsabilità nel promuovere il dialogo e sconfiggere l'intolleranza. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Serve una “mobilitazione delle coscienze” per porre fine alle persecuzioni dei cristiani e di “tutte le minoranze religiose”. Mons. Auza ha ripreso l’appello di Papa Francesco per ribadire che la Santa Sede chiede “decisioni coraggiose” alle Nazioni Unite per applicare a livello “multilaterale” la “responsabilità di proteggere i popoli da un genocidio, dalla pulizia etnica, dai crimini contro l’umanità e da ogni forma di ingiusta aggressione”. Il presule si è in particolare soffermato sulla situazione dei cristiani e delle minoranze perseguitate dagli islamisti dell’Is in Siria e Iraq:

“Their intolerance and brutal deeds…”
“La loro intolleranza e gli atti brutali in nome della religione – ha ammonito – parlano eloquentemente del terribile danno che la distorsione della religione può fare alle persone e alla stessa religione”. E ha ribadito che la Santa Sede chiede alle Nazioni Unite di considerare queste violenze dei jihadisti contro le minoranze religiose come aperte violazioni dei diritti fondamentali e che “come tali vanno affrontate”. Mons. Auza ha quindi richiamato le lezioni del passato quando la comunità internazionale non ha saputo fermare genocidi che non devono ripetersi ora. Il presule richiama, infine, Papa Francesco per esortare i leader religiosi nel mondo a promuovere il dialogo interreligioso e a denunciare ogni “uso della religione per giustificare l’estremismo”.








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