2014-11-18 18:38:00

Jobs Act, reintegro solo per licenziamenti nulli e discriminatori


E’ battaglia sul Jobs Act. Il diritto al reintegro nel posto di lavoro sarà limitato ai licenziamenti nulli e discriminatori. Lo prevede l’emendamento che il governo ha presentato in Commissione Lavoro alla Camera. Arrivano anche i controlli a distanza "sugli impianti e sugli strumenti di lavoro. Giampiero Guadagni

 

Il diritto al reintegro nel posto di lavoro sarà limitato ai licenziamenti nulli e discriminatori e a specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato. E’ quanto prevede l'emendamento del governo al Jobs act che sarà presentato in commissione Lavoro alla Camera. Per i licenziamenti economici viene esclusa la possibilità del reintegro nel posto di lavoro prevedendo un indennizzo economico certo e crescente con l'anzianità di servizio. Per l'impugnazione del licenziamento verranno previsti “tempi certi”.

Apprezzamenti sia dal Nuovo Centrodestra sia dal gran parte della minoranza del Pd, dopo le forti tensioni dei giorni scorsi all'interno della maggioranza. Dalle opposizioni arrivano le critiche, per motivi diametralmente opposti, di Forza Italia e di Sel.  I primi sostengono che l'articolo 18 è rientrato dalla finestra. I secondi ne denunciano il fortissimo ridimensionamento.

intanto si guarda anche al modo in cui sarà approvata la delega. L'ipotesi della fiducia - ha ricordato il ministro del Lavoro Poletti - è legato ai tempi del provvedimento. Il calendario dei lavori alla Camera prevede che il Jobs Act sia votato in aula entro il 26 novembre. L'obiettivo del premier Renzi è  partire da gennaio con le nuove regole per il mercato del lavoro.
 








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