2014-11-17 16:50:00

Maltempo. Delrio: deroga a patto di Stabilità per comuni colpiti


Il governo farà un "grande piano nazionale" sul rischio idrogeologico e conseguentiinterventi da fare. Così il sottosegretario Graziano Delrio che oggi assieme al capo della Protezione civile Franco Gabrielli ha visitato alcune località colpite dal maltempo. Allerta, dunque, al Nord e nelle prossime ore la Protezione civile prevede  condizioni avverse anche al Centro Sud. Il servizio di Debora Donnini:

Il maltempo torna a flagellare l’Italia. In visita a Genova e ad Alessandria il sotto segretario Delrio rassicura i sindaci: "il Patto di stabilità  - ha detto - non deve essere un problema per il ripristino delle opere pubbliche e per gli investimenti di messa in sicurezza del territorio. Quindi ha ricordato che contro il dissesto idrogeologico verranno sbloccati entro il 2015 tutti fondi bloccati anche se questo non salverà dalle emergenze. Confermato poi lo stanziamento di 80 milioni per la messa in sicurezza del fiume Seveso. La pioggia, però, non dà tregua e miglioramenti sono previsti solo da mercoledì. Problemi in Piemonte: a Biella alto il rischio frane.  In provincia di Alessandria si lavora per riaprire le strade. Preoccupazione anche in Lombardia: a Milano disagi nelle linee metropolitane.  Problemi gravi si sono verificati anche in provincia di Varese, dove si contano due vittime. E c’è allerta per la piena del Po: evacuate quasi 600 persone e altre 500 circa sono in attesa di esserlo. Situazione difficile anche in Liguria dove si cerca ancora un uomo disperso nel retroterra.  E il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco chiede che intervengano Governo e autorità locali. 

 

 

Sulla situazione nel territorio di La Spezia, in particolare, si sofferma al microfono di Amedeo Lomonaco il vescovo mons. Luigi Ernesto Palletti:

 

R. – La nostra è una situazione di fragilità di territorio. E se i fiumi dovessero prendere maggior corso potrebbero creare criticità. Ultimamente, ci sono state criticità nella zona del Magra. E’ vero che in parte erano terreni agricoli, però lì ci sono state aziende che hanno subito, in maniera notevole, questo allagamento.

D.  – A proposito della zona della Val di Magra, che lei ha potuto visitare recentemente, quali sono adesso le priorità per far riprendere il tessuto economico di questo territorio?

R. – Direi che innanzitutto le persone colpite hanno una grande costanza e una grande personalità perché, nonostante tutto, non le ho viste abbattute. In questo momento, la cosa fondamentale è un’attenzione al territorio. Penso che, da parte loro e da parte degli imprenditori, ci sia tutta la volontà e tutta la capacità per riprendere l’attività delle aziende. Certamente, una vicinanza, un aiuto a tutti i livelli, è estremamente necessario. Ho visto anche tanta solidarietà fra le persone.

D. – Tanta solidarietà alle persone colpite da questa emergenza e un aiuto che arriva anche dalla Chiesa locale…

R. – Direi di sì, almeno per quello che è fattibile. Ovviamente, i nostri parroci dall’inizio si erano subito attivati e il mio stesso sopralluogo l’ho fatto proprio in compagnia di questi sacerdoti che sono vicini alla gente. Certo, la dimensione del problema è talmente grande che è impensabile che possa essere risolta dalla Chiesa in questo momento. Non è una questione di carità. E’ proprio una questione di struttura. C’è vicinanza certamente. Questa disponibilità c’è stata e continua.

D. – La Liguria sta mostrando, ormai da diversi anni, gravi criticità proprio legate al maltempo. Servono risposte – come ha più volte detto anche il cardinale Bagnasco – concrete, durature e immediate da parte delle istituzioni e del mondo della politica…

R. – La problematica c’è ed il territorio va curato. Sul territorio non ci sono solo strutture, per quanto importanti, ma ci sono persone, le quali hanno pieno diritto a una dignità non solo lavorativa ma anche abitativa e di sicurezza.








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