2014-11-15 08:04:00

Onu accusa Is: commessi crimini di guerra e contro l’umanità


Il sedicente Stato islamico ha perpetrato in Siria “crimini di guerra e crimini contro l'umanità” e i comandanti dell'Is “sono individualmente e penalmente responsabili per questi reati”. Lo afferma la Commissione di inchiesta dell'Onu sulla Siria in un rapporto reso noto ieri a Ginevra. Intanto in Iraq e Siria proseguono gli scontri: una fonte del ministero della difesa di Bagdad fa sapere che l’esercito ha liberato la città strategica di Baiji dalla presenza dei jihadisti. Il servizio di Paolo Ondarza:

Crimini di guerra e contro l’umanità commessi in modo deliberato e calcolato. Il rapporto della  Commissione Onu di inchiesta sulla Siria li imputa all’Is sulla base di 300 testimonianze raccolte tra profughi e abitanti delle zone a rischio. Il sedicente Stato Islamico è accusato di aver istituito un sistema di comando e controllo al cui vertice assoluto è l’autoproclamato califfo Abu Bakr al-Baghdadi: migliaia i siriani reclutati, ma la leadership resta  dominata da combattenti stranieri. Nelle zone conquistate, il gruppo estremista esercita un controllo totale e le libertà più elementari sono negate con indottrinamenti, torture, decapitazioni , lapidazioni ai danni di uomini, donne e bambini. Presi di mira in particolare i cristiani, gli sciiti ed i curdi. Denunciata inoltre la vendita come schiave sessuali di donne yazide rapite in Iraq. Sul terreno intanto si combatte: 35 i raid condotti in due giorni su Iraq e Siria dalla coalizione internazionale a guida Usa. L’esercito iracheno  annuncia poi di aver ripreso il controllo di Baiji, sede della più grande raffineria del paese. Respinta inoltre dai peshmerga curdi un’offensiva dell’Is a ovest della città settentrionale di  Kirkuk. Il Califfato invece rivendica l’attacco contro un’unità navale avvenuto mercoledì contro un’unità navale al largo di Damietta, 200 km a nord del Cairo. Infine l’Intelligence americana nega che al momento vi sia un’alleanza tra Is e Al Qaida. 








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