2014-11-14 08:28:00

Vertice Asean in Myanmar: Obama incontra San Suu Kyi


Al vertice Asean in Myanmar la presenza del presidente americano Obama ha fatto da stimolo per il Paese asiatico a intraprendere con maggiore decisione la via delle riforme e della democrazia. Dopo aver incontrato i vertici dell’ex Birmania, il capodella casa Bianca ha avuto due colloqui con la leader dell’opposizione, Aung San Suu Kyi, e proprio stamani c'è stata una conferenza stampa congiunta. Ci riferisce Stefano Vecchia:

Un incontro atteso, quello tra il presidente Usa Barack Obama e la leader storica del movimento per la democrazia birmana Aung San Suu Kyi terminato poco fa nella capitale commerciale birmana Yangon. Atteso ancor più dopo i dubbi espressi recentemente da Obama sui limiti dello sviluppo democratico del Paese. Ottimismo ma anche consapevolezza confermati dal faccia a faccia con Aung San Suu Kyi di questa mattina. La Premio Nobel per la Pace ha segnalato che nonostante le difficoltà il sostegno internazionale e quello Usa in particolare restano fondamentali per garantire il percorso democratico e di sviluppo. “Non abbiate paura dei rapporti con la Birmania – ha detto Aung San Suu Kyi -.  Abbiamo differenze che fanno parte dalla transizione democratica ma uguali visioni”.  Ancora un volta, però ha avvertito su un eccessivo ottimismo risguardo la situazione del suo paese perché, ha detto “questo porta a compiacimento”. “La strada non sarà diritta o liscia – ha continuato - ma possiamo percorrerla insieme. Non esageriamo la facilità, ma nemmeno le difficoltà del percorso. Manteniamo un equilibrio tra pessimismo e ottimismo. Dobbiamo arrivare ai nostri obiettivi perché è quello che la gente vuole”. Da parte sua, Obama, sottolineando il suo interesse a contribuire al percorso  positivo  ha segnalato anche i limiti attuali. “Molto resta da fare – ha detto. La gente ha bisogno di sentirsi libera nella proprie case e non rischiare oppressione da parte di chi può contare sull'impunità”. Sottolineando la volontà politica necessaria per realizzare stato di diritto, modifiche costituzionali e  cammino verso riconciliazione nazionale, ha indicato nei diritti umani una carta essenziale”. Ci aspettiamo elezioni nella scadenza prevista e che siano libere e giuste; ha detto il presidente Usa accennando al voto del prossimo anno. “ Il processo elettorale come quello politico deve sottolineare l'inclusione e non l'esclusione e alcune parti della costituzione non vanno in questa direzione”.








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