2014-11-11 15:12:00

Terremoto L'Aquila, sentenza 'Grandi rischi', sen. Blundo: negato senso di responsabilità


"Siamo rimasti basiti da questo capovolgimento perfetto della precedente sentenza. In primo grado non c'era stata, infatti, una 'condanna alla scienza', come qualcuno aveva fatto credere. Ma una giusta condanna per chi in maniera professionale era giunto in città per valutare ciò che stava accadendo e aveva tranquillizzato i cittadini". Enza Blundo, a lungo presidente dell'associazione di terremotati 'Cittadini per i cittadini', oggi senatrice del Movimento Cinque Stelle, commenta a caldo la sentenza della Corte di appello dell'Aquila che ha assolto sei dei sette componenti della Commissioni Grandi Rischi, condannati in primo grado per omicidio e lesioni colpose. I sette avevano partecipato alla riunione tenutasi nel capoluogo abruzzese 5 giorni prima del sisma del 6 aprile 2009 che provocò 309 vittime e circa 10 miliardi di danni.

"Affermare, come fece quella Commissione che il gran numero di scosse che si erano verificate nell'aquilano consentiva lo scarico di energia e non era di fatto preoccupante - aggiunge la Blundo - è affermare un falso scientifico. Grandi esperti, grandi scienziati non dovevano permettersi di affermare una cosa simile". "Questa affermazione - aggiunge la senatrice - ha determinato l'atteggiamento degli aquiliani nelle ore che precedenti al sisma. E ne ho la certezza perché determinò il comportamento dei mie familiari. E questo è molto grave". "Sicuramente sono colpevoli anche coloro che hanno costruito male e non hanno fatto rispettare le norme di sicurezza", spiega la Blundo. "Ma, assolvere scienziati che in quel caso hanno avuto un ruolo 'politico' e non 'scientifico' e nello svolgerlo hanno affermato il falso, significa negare il senso di responsabilità del proprio ruolo. E' una sentenza che nega il senso di responsabilità che ognuno deve avere nel suo ruolo".   








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