2014-11-03 18:48:00

Tensione alta tra Renzi e Cgil


Ancora attrito tra Renzi e Cgil. Davanti agli industriali di  Brescia, il premier ha affermato che c’è “un disegno per dividere il mondo del lavoro”. Immediata la replica del sindacato: Renzi è  nervoso ed evoca complotti. Giampiero Guadagni

Dunque, ancora altissima tensione sulla questione lavoro, vera emergenza italiana. Dopo gli scontri della settimana scorsa a Roma in occasione della manifestazione dei lavoratori delle acciaierie di Terni, oggi tafferugli tra centri sociali e polizia a Brescia, in occasione della visita del premier Renzi, intervenuto ad una assemblea degli imprenditori locali. Al suo ingresso fischi e contestazioni dei lavoratori della Fiom Cgil che protestano contro il Jobs Act.

La replica del premier: non va sfruttato il dolore di disoccupati e precari. Si può contestare il governo, ma non trasformare il mondo del lavoro nel campo di gioco di uno scontro politico. Secondo Renzi c’è un disegno per spaccare in due l’Italia e dividerla tra padroni e lavoratori”. Controreplica Cgil: a dividere il Paese è la strada intrapresa da Renzi. Ma il presidente del Consiglio non fa marcia indietro:  le nuove regole del lavoro, dice, devono essere pronte il primo gennaio 2015. A tale scopo il Governo pensa alla fiducia sul Jobs act, attualmente all’esame della Camera.

Ma l’ipotesi di fiducia viene contrastata dalle opposizioni e dalla minoranza Pd. Ai suoi critici Renzi risponde: non c'è un uomo solo al comando, c'è un popolo che chiede di cambiare per sempre. E tra gli strumenti del cambiamento, il premier indica la nuova legge elettorale perché, sottolinea, sapere chi vince le elezioni non deve essere più un terno al lotto.








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