2014-11-03 08:03:00

Elezioni in Ucraina dell'est: larga vittoria dei separatisti


Trionfo annunciato per i separatisti nelle elezioni delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk in Ucraina dell’est. Elezioni avvenute una settimana dopo le legislative svoltesi nel resto del Paese. Mosca parla di voto valido, Kiev di ''farsa''. Per il nuovo responsabile della diplomazia europea, Federica Mogherini, la consultazione è ''illegale''. Sentiamo Giuseppe D’Amato:

Il capo dei separatisti di Donetsk ha avuto l’investitura delle elezioni. Aleksandr Zakharchenko ha ottenuto l’81% delle preferenze. Domani si insedierà ufficialmente alla presidenza della Repubblica popolare. Gli altri due candidati hanno ricevuto pochissimi voti.  Alle legislative il partito di Zakharchenko ha incassato il 65% dei voti, mentre il concorrente “Donbass libero” (unica altra compagine a poter partecipare alle elezioni) il 35%. A Lugansk scenario simile a favore della leadership separatista al potere. I dati sull’affluenza sono controversi: pochissimi erano invero i seggi aperti. E’ stata una consultazione “illegittima” sotto la minaccia delle armi, commenta Kiev. D’accordo europei ed americani. I russi invece riconoscono il risultato. Ieri Kiev ha denunciato movimenti di truppe provenienti dal confine con la Russia. Dura la presa di posizione occidentale, ma Mosca nega qualsiasi addebito. A Lugansk intanto un giudice popolare ha emesso un verdetto di condanna a morte contro un sospetto violentatore.








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