2014-10-28 14:36:00

Big-Bang, prof. Benvenuti: anche la Creazione è un processo continuo


"Le parole di Papa Francesco sul Big-Bang e sull'evoluzione, definiti non in contraddizione con il concetto cristiano di Creazione, sono il frutto del dialogo tra scienza e fede che si è sviluppato molto attivamente negli ultimi anni, soprattutto dopo la pubblicazione dell'enciclica di 'Fides et Ratio' di S. Giovanni Paolo II. Si tratta di acquisizioni ben note in campo accademico, ma purtroppo non abbastanza conosciute a livello di opinione pubblica. Come scienziato sono perciò felice che il Papa le abbia ribadite". Piero Benvenuti, ordinario di astrofisica all’Università di Padova, commenta così il discorso pronunciato dal vescovo di Roma alla Pontificia Accademia delle scienze, il 27 ottobre.

"La teoria del Big-Bang, come processo di espansione continua dell'universo, è stato un contributo importante che la scienza ha offerto alla teologia: mostrare cioè che l'universo si sviluppa attraverso leggi ben definite e determinate che gli uomini, con la loro capacità intellettiva, possono scoprire". "Si tratta di un'idea - prosegue il prof. Benvenuti, Consultore del Pontificio Consiglio della Cultura - che non è affatto in contrasto con il vero concetto di Creazione biblica. Come ha spiegato bene Francesco, infatti, Dio non è un mago con la bacchetta magica che con un gesto dà inizio a tutto. Ma, come ricordava S. Tommaso d'Aquino, la creazione è un processo continuo. Non un evento del passato, ma un atto che ci accompagna giorno dopo giorno e mantiene la realtà in esistenza in ogni momento". 

Il Papa ha affermato che il Big-Bang non solo non contraddice il concetto di Creazione divina ma lo esige. "Il passaggio dal non-essere all'essere è per noi credenti l'atto di comunicazione dell'amore Dio e il Big-Bang per esistere esige la Creazione che non è un evento temporale ma qualcosa di molto più ampio". "Il Fiat Lux - prosegue l'astrofisico - va interpretato come un atto divino al di fuori del tempo e che quindi rimane sempre, in ogni istante, in quanto crea lo stesso tempo".  

"La scienza, con il suo metodo -  aggiunge Benvenuti - può solo seguire l'evoluzione temporale della Creazione continua. Non può, per suo statuto interno, definire il passaggio dal non-tempo al tempo, dal non-essere all'essere. Possiamo, con l'osservazione scientifica, arretrare sempre più l'istante ipotetico iniziale, ma senza sapere mai se questo sarà raggiunto o meno". "Noi abbiamo un concetto di tempo lineare che deriva dalla nostra esperienza quotidiana, dal fatto che viviamo su un pianeta che ruota su se stesso in 24 ore. Ma il tempo cosmico segue altri orologi. Noi non possiamo perciò pretendere di raggiungere l'istante zero, non lo raggiungeremo mai. Possiamo solo descrivere ciò che è avvenuto dopo e la razionalità intrinseca di questo fenomeno". "E' straordinario, lo diceva anche Einstein, che l'universo sia razionalmente comprensibile. E' la cosa più incomprensibile che ci sia". "L'importante - conclude Benvenuti - è non leggere la Bibbia come fosse un racconto scientifico. Sarebbe, come ha detto Benedetto XVI, un suicidio del pensiero".    








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