2014-10-27 12:46:00

Ostensione Sindone 2015. Mons. Andreatta: accordo ORP-Trenitalia


In pellegrinaggio alla Sacra Sindone e sui passi di don Bosco, nel bicentenario della nascita, “ad alta velocità”. Grazie ad un accordo tra l’Opera romana pellegrinaggi (Orp) e Trenitalia, in occasione dell’Ostensione del Sacro Lino che avverrà dal 19 aprile al 24 giugno prossimi, sarà possibile recarsi a Torino utilizzando le Frecce a tariffe agevolate. A presentare l’iniziativa a Roma c’era mons. Liberio Andreatta, presidente dell’Opera romana pellegrinaggi. Paolo Ondarza l’ha intervistato:

R. - Questa iniziativa dà l’opportunità a tutti i pellegrini provenienti da tutta Italia di poter raggiungere Torino, in occasione dell’esposizione della Sacra Sindone, in maniera veloce, dignitosa e rispettosa della persone, utilizzando tutte le Frecce: la "Frecciabianca", la "Frecciarossa" e la "Frecciargento". Per cui, sia dalla dorsale tirrenica che adriatica come dalla dorsale centrale, le Frecce ci danno l’opportunità di arrivare a Torino in maniera veramente veloce. Quindi, in brevissimo tempo è possibile raggiungere Torino e quindi valorizzare molto il tempo da dedicare ad un itinerario di pellegrinaggio nella città.

 D. - Ci si muove, come diceva, con le Frecce, quindi con l’alta velocità. Ma le tariffe sono agevolate?

 R. - Sì, siccome noi offriamo il pacchetto completo - quindi trasporto, vitto e alloggio e l’animazione delle Liturgie e del percorso del pellegrinaggio stesso - le Ferrovie ci sono venute incontro con un’agevolazione, un prezzo speciale, particolare, da inserire nel pacchetto stesso.

 D. - È presto per fare delle previsioni, ma avete un’idea di quanti saranno i pellegrini?

 R. - Ho vissuto tutte le esperienze precedenti. In base alle previsioni che venivano fatte, siamo stati sempre sorpresi dalla realizzazione di numeri incredibili. Pertanto, è sempre difficile e pericoloso a distanza di tempo formulare ipotesi di numero, perché poi la realtà ce li ha sempre smentiti.

 D. - Si celebrano anche i duecento anni dalla nascita di don Bosco e questo rende anche l’occasione di recarsi a Torino più ricca per i pellegrini…

 R. - Certamente, lei sa quanto sia sentita la devozione a San Giovanni Bosco. C’è una grande realtà presente su tutto il territorio di padri e di suore Salesiani. Poi, c’è il Santuario di Maria Ausiliatrice - che è poi la Basilica a cui i Salesiani e le suore stesse di don Bosco fanno riferimento - che in fondo è la madre di tutte le loro chiese sparse nel mondo. Al suo interno, sono tra l’altro custodite le spoglie mortali del Santo. Noi riteniamo che questa sia un'ulteriore spinta e motivazione per andare a Torino.

 D. - Ma il motivo centrale è - lo ribadiamo - l’Ostensione della Sindone. Mons. Andreatta, vuole aiutarci in poche parole a capire la grandezza di quanto verrà esposto al pubblico?

 R. - La Sindone è l’icona direi più importante che la storia, la tradizione e i nostri padri ci hanno tramandato e che hanno conservato. In quel Telo c’è tutta la storia della salvezza, in quel Telo è impressa l’immagine totale della donazione del Figlio di Dio per la salvezza dell’umanità. Chi si trova di fronte a quell’icona ha veramente la percezione e la sensazione profonda che Dio ha proprio stampato nello storia il suo dono totale d’amore; non c’è più grande amore se non di colui che dà la vita per le persone amate.

 D. - Per concludere, un pellegrinaggio che si annuncia dunque moto partecipato ed è quindi bene muoversi ora. Per organizzare il tutto ci si può rivolgere direttamente all’Opera romana pellegrinaggi…

 R. - Sì, esattamente. Noi abbiamo già aperto una struttura, un settore specifico ad hoc, e nei prossimi giorni pubblicheremo anche una serie di proposte di programmi. Poi c’è la possibilità, per ogni diocesi e per ogni parrocchia, di creare, di personalizzare di arricchire questo itinerario con altre “visite” ad altri santuari che sono nel Piemonte.








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