2014-10-25 07:58:00

Ue: no di Londra ai rimborsi a Germania e Francia


Concluso ieri a Bruxelles il Consiglio Europeo. Il premier italiano, Matteo Renzi, ha ottenuto dall'Unione il compromesso sulla legge di stabilita': l'Italia rivedrà la sua manovra adeguando la correzione del deficit allo 0,3%, circa lo 0,2% in piu' di quanto aveva previsto il capo del governo, ma meno di quello 0,5% voluto da Bruxelles. Intanto è scoppiata la polemica per un contributo richiesto dalla Commissione Europea. Da Bruxelles, Giovanni Del Re:  

La Gran Bretagna, in questo appoggiata da Olanda e Italia, si è ribellata a una richiesta della Commissione Europea di un rimborso di oltre due miliardi di euro, da effettuare entro il primo dicembre. Un rimborso dovuto al ricalcolo del prodotto interno lordo secondo una nuova metodologia. E proprio sul prodotto interno si calcola la quota di Iva che ogni stato membro deve versare alle casse di Bruxelles. Colpite anche la stessa Olanda e Italia, ma anche Paesi come la Grecia. Paradossalmente uno stato membro forte come la Germania si vede assegnato un rimborso di oltre 700 milioni di euro, la Francia addirittura oltre un miliardo. “E’ assolutamente inaccettabile non pagheremo”, ha detto il premier britannico David Cameron, che ha chiesto una riunione straordinaria dei ministri delle Finanze che si terrà a fine mese a Venezia. La Commissione risponde che si tratta di calcoli matematici secondo criteri concordati da tutti gli stati membri, sul prodotto interno non si negozia ha detto il presidente uscente José Manuel Barroso. Sullo sfondo, i timori di Cameron per il referendum tra tre anni per l’uscita di Londra dall’Ue. Per il resto i leader hanno parlato della crisi economica, tutti d’accordo sull’urgenza di rilanciare gli investimenti, mentre il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha chiesto entro dicembre un calendario vincolante per le riforme strutturali di ogni stato membro dell’eurozona. 








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