2014-10-24 12:38:00

Brasile. I vescovi: interessi economici contro diritti popoli indigeni


La presidenza della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB) ha espresso in un comunicato la sua preoccupazione riguardo ai diritti dei popoli indigeni, dopo la decisione della Corte Suprema Federale (STF) di annullare gli effetti delle ordinanze del Ministero della Giustizia che riconosceva i territori occupati dalle popolazioni indigene negli stati di Maranhão e del Mato Grosso do Sul. Il comunicato, pervenuto all’Agenzia Fides, è stato approvato dal Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale, che si è riunito a Brasilia, dal 21 al 23 ottobre.

“La Conferenza episcopale si aspetta che non ci sia una ‘marcia indietro’ nella conquista dei diritti degli indigeni, in particolare per quanto riguarda la delimitazione dei loro territori” dice la nota. “La garanzia dei territori dei popoli indigeni è un diritto conquistato e ratificato nella Costituzione federale, attraverso la lotta ardua di molte persone della società brasiliana, si legge in altro passo del comunicato. Purtroppo gli interessi economici hanno impedito la demarcazione delle terre indigene, che è la realizzazione del diritto costituzionale. Pertanto gran parte delle popolazioni indigene del Brasile continua a vivere in esilio dalla propria terra a causa della spoliazione e della violenza storica commesse contro le loro comunità”.








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