2014-10-14 14:30:00

Sinodo. Mons. Kaigama: affrontato il nodo della poligamia


Molteplici le sfide che la pastorale familiare pone nei diversi contesti del mondo e che il Sinodo sta affrontando in questi giorni. Tra i temi sui quali è stata chiesta una riflessione più approfondita c’è quello della poligamia. In particolare, ci si è chiesti come porsi nei confronti di chi, in questa condizione, si converte e chiede di accostarsi ai Sacramenti. “Stiamo cercando una risposta”, spiega mons. Ignatius Kaigama, arcivescovo di Jos in Nigeria, che al microfono di Paolo Ondarza parla della realtà familiare nel suo Paese:

R. – Per noi africani, il matrimonio è fra una donna e un uomo. Io credo che la famiglia in Africa possa progredire quando c’è stabilità. In Nigeria, c’è il problema della povertà, dell’insicurezza, ci sono tanti giovani senza lavoro, giovani che vengono coinvolti in attività criminali. Quando ci sono famiglie stabili, queste famiglie possono essere testimoni del Vangelo anche per gli altri.

D. – E’ emersa una problematica che è tipica di alcuni Paesi in Africa: la poligamia…

R. – Come pastore io vado nei villaggi quasi ogni fine settimana. Il problema della poligamia è molto grande. Noi come Chiesa, come pastori, proclamiamo che la monogamia è il matrimonio che la Bibbia riconosce, questo è sicuro. Però, ci sono persone che vivono la realtà della poligamia. Per coloro che non sono cristiani ma vogliono diventare cristiani e già hanno tante mogli, il problema, la domanda è: cosa possiamo fare? Stiamo cercando le risposte. Sono casi difficili, dobbiamo avere una soluzione pastorale per abbracciarli e per non escluderli.

D. – Le famiglie cristiane in Nigeria come vivono il problema costituito dalla minaccia fondamentalista dove Boko Haram è più forte?

R. – Boko Haram fa danni, distrugge i villaggi, le città, la vita... Cerca di far diventare tutti musulmani, ma questo non è possibile. Per esempio, nel nordest della Nigeria, nella diocesi di Maiduguri, il problema è più grave perché Boko Haram ha già danneggiato più di 15 parrocchie e tanta gente è stata uccisa… Il governo deve fare qualcosa subito per fermare questa situazione.








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