2014-10-06 07:47:00

Siria: Kobane assediata, kamikaze curda si fa esplodere contro jihadisti


A Kobane, roccaforte curda in Siria, si inasprisce l’offensiva dei jihadisti del sedicente Stato Islamico. Proprio alle porte della città, una donna curda si è fatta esplodere in mezzo ai miliziani islamisti. Intanto, proseguono i raid aerei in Iraq e Siria: per la prima volta in azione anche caccia belgi, olandesi e australiani. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Una combattente peshmerga curda si è fatta esplodere tra i miliziani dell’Is alle porte di Kobane, la città siriana al confine con la Turchia da giorni sotto assedio jihadista, diventata simbolo della resistenza della minoranza curda. L'attacco kamikaze, riferiscono fonti locali, “ha provocato dei morti, ma il numero non è ancora noto”. La donna kamikaze era una giovane madre di due figli e faceva parte di una unità di combattenti curdi che non sembrano riuscire a fermare l’avanzata degli islamisti. Di qui la richiesta alle forze della coalizione anti-Is di fornire più armi e munizioni. Nella battaglia per la difesa di Kobane, non entrano invece in azione i turchi che pure sono schierati a pochi chilometri dal confine siriano. Su questo atteggiamento da parte di Ankara, il commento di Alberto Negri, inviato del “Sole 24 ore” nell’area

“I turchi in una sorta di dimostrazione assai ambigua di forza hanno fatto schierare 50, 60 carri armati sulla collina, hanno mobilitato 10 mila uomini. Ma non sono intervenuti perché i turchi non vogliono sostenere i curdi che combattono lì perché sono comunque legati al Pkk turco di Abdullah Öcalan. Qui Erdogan e la Turchia rischiano di perdere la faccia e non solo loro, ma anche gli Stati Uniti: questa coalizione internazionale, raffazzonata, che deve avere a che fare con tutte le contraddizioni dell’area”.

Intanto, nelle ultime ore si sono intensificati – su Siria e Iraq – i bombardamenti aerei delle forze Usa e dei Paesi alleati. Per la prima ai raid hanno preso parte F16 di Belgio e Olanda e F18 australiani. Dal canto suo il governo britannico ha lanciato un’operazione di intelligence per individuare il jihadista che, dopo la decapitazione del britannico Alan Henning, ha minacciato a volto scoperto Londra e i civili del Regno Unito.








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