2014-10-05 14:05:00

Jihadisti si avvicinano alla città siriana di Kobane e avanzano in Iraq


Nuova ondata di raid della coalizione a guida statunitense contro le postazioni del sedicente Stato islamico in Iraq e Siria, almeno 35 le vittime. Ma i miliziani non sembrano arrestarsi. Sarebbero a solo un km dalla città curda siriana di Kobane, dove si registra anche un attentato kamikaze da parte curda.Si combatte anche in Iraq invece nella provincia di Anbar. Cresce intanto il timore per l’ostaggio americano  Peter Kassig minacciato di morte mentre in Libia è confermata la notizia del rilascio del britannico David Bolam. Il servizio di Marco Guerra. Il servizio di Marco Guerra:

I miliziani jihadisti dello Stato Islamico hanno conquistato un'altura strategica che domina la parte meridionale della città curda di Kobane, al confine tra Siria e Turchia, da settimane assediata dai miliziani integralisti.  A renderlo noto è stato l'Osservatorio siriano per i diritti umani, precisando che i jihadisti sono avanzati dopo violenti scontri con le unità curde e i ribelli siriani che controllano parte dell'altura. Anche in Iraq prosegue l’avanzata dei jihadisti che hanno assunto il controllo della parte occidentale del governatorato di Anbar, dopo che in settimana erano riusciti a conquistare la vicina città di Hayt. I raid della coalizione non sembrano dunque aver impresso la svolta sperata e la loro durata potrebbe anzi rivelarsi più lunga del previsto, malgrado lo Stato Islamico sia stato indebolito. Di questo ne sono consapevoli il premier britannico Cameron e il presidente americano Obama  che, dopo la decapitazione di Alan Henning, assicurano di essere determinati a continuare la guerra contro Is. Intanto emergono nuovi particolari sul 27 britannico che, a volto scoperto, ha rivolto nuove minacce all’Occidente e al Regno Unito. Si tratta di un ex guardia di sicurezza di un supermercato, identificato come Omar Hussein, partito per la Siria lo scorso gennaio.








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